In occasione della prima Giornata dei Giusti dell’Umanità, che si celebra il 6 marzo, è in uscita “Ebrei a Shanghai. Storia dei rifugiati in fuga dal Terzo Reich” (O barra O edizioni), un capitolo della storia della Shoah pressoché sconosciuto in Italia. La presentazione del volume, curato dalla professoressa Elisa Giunipero, direttrice dell’Istituto Confucio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, si terrà mercoledì 14 marzo alle 18 nell’Aula G.129 S. Paolo (largo Gemelli, 1 – Milano).
Alla fine degli anni Trenta, Shanghai aprì le porte a oltre 18.000 ebrei, perlopiù tedeschi e austriaci, che fuggivano dalle persecuzioni naziste in Europa. Rispetto alle restrizioni sull’immigrazione imposte dalla maggior parte degli Stati, Shanghai costituì un’eccezione. La “Parigi d’Oriente” divenne la cornice di un’integrazione complessa eppure riuscita: migliaia di rifugiati trovarono asilo all’interno del ghetto di Hongkou dove condussero un’esistenza difficile, ma priva di conflitti con la popolazione locale. Al termine della Seconda guerra mondiale, il numero dei sopravvissuti era così elevato da far parlare di “miracolo di Shanghai”.
I diversi contributi raccolti nel libro ripercorrono gli eventi storici di quegli anni e descrivono lo straordinario sviluppo economico e socioculturale della metropoli in seguito all’incontro tra popoli tanto distanti tra loro. Accanto alle vicende collettive, emergono la voce della testimone Sonja Mühlberger, nata a Shanghai nel 1939, e la storia esemplare del console cinese a Vienna Ho Feng Shan, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver concesso il visto di espatrio agli ebrei in fuga dal Terzo Reich.
Alla presentazione del volume, promosso dall’Istituto Confucio dell’Università Cattolica e dall’Ateneo, intervengono Milena Santerini, professore ordinario di Pedagogia generale all’Università Cattolica, Gabriele Nissim, saggista e presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti, Sonja Mühlberger, testimone dell’esilio dei rifugiati ebrei, Paolo Salom, giornalista, Corriere della Sera, Ho Manli, figlia del console cinese a Vienna Ho Feng Shan, che sarà una delle quattro figure onorate al Giardino dei Giusti del Monte Stella di Milano mercoledì 14 marzo (ore 10.30), prima giornata della cerimonia I giusti dell’accoglienza. Oltre i confini per abbattere i muri.