Il lavoro di ricerca è stato realizzato da Sara Tomasoni e da Stefano Moré, con la supervisione del preside Alfredo Marzocchi, grazie a un finanziamento della Fondazione Comunità Bresciana. I due ricercatori hanno studiato un nuovo modello per simulare i possibili scenari futuri dovuti ai cambiamenti climatici, prendendo in considerazione alcuni aspetti della fluidodinamica del lago.Il prossimo passo sarà quello di effettuare una rilevazione digitale, una batimetria del lago in profondità attraverso un ecoscandaglio.
«Ai fini della simulazione – spiega Sara Tomasoni - è stato necessario creare una griglia triangolare di calcolo con il software scientifico Matlab, indirizzata in modo tale che i suoi nodi comprendessero i punti di contorno del lago e la batimetria del lago stesso. La prima fase del lavoro, quindi, ha richiesto la definizione dei punti del contorno del lago, delle sue 5 isole e del profilo di Sarca e Mincio (immissario ed emissario principali)».
Le simulazioni
Si è pensato di creare il contorno di un lago fittizio a forma di rombo con una batimetria artificiale a livello zero sui bordi e un minimo di 5m sul fondo. La nuova griglia ha permesso di testare gli effetti di una portata in ingresso crescente nel tempo da 0 a 5 m3=s in 20s e una di segno opposto uscita, insieme all'effetto di un vento costante da nord est ad una velocità di 2 m=s verso x e -2 m=s verso y. Parallelamente è stata aggiunta all'immissario una temperatura di 10°C in ingresso, a fronte di una temperatura iniziale del lago di 20°C. Si è passati poi ad una simulazione sul modello effettivo del lago.
Le simulazioni dei prossimi mesi riguarderanno lo studio su temperatura, evaporazione e influenza delle piogge e di possibili scenari futuri.