Sono arrivati al traguardo finale i primi quattro studenti iscritti al corso di laurea magistrale in Gestione del lavoro e comunicazione per le organizzazioni (Geor) attivato due anni fa nella sede di Brescia dalla facoltà di Scienze politiche e sociali con l’obiettivo di formare professionisti capaci di muoversi negli ambiti del management, della gestione delle risorse umane e della comunicazione di aziende.
«Lo sviluppo e la valorizzazione del capitale umano hanno una rilevanza strategica all’interno delle organizzazioni e la comunicazione svolge un ruolo essenziale sia in tale ambito sia in quello delle relazioni tra le organizzazioni e la società nel suo complesso» sottolinea il preside Guido Merzoni. «Attraverso un approccio fortemente interdisciplinare, la laurea magistrale Geor offre dunque la possibilità di acquisire competenze professionali comunicative e manageriali che sono strategiche per l’inserimento nel mercato del lavoro con una grande apertura alla dimensione internazionale e ai contesti globali. Un sapere multidisciplinare, interpretativo e aperto alle sfide del mondo contemporaneo con responsabilità e impegno».
A ottenere per primi il diploma magistrale sono stati Federico Bassignana, Laura Ripamonti, Carlotta Valenti e Roberta Patitucci.
Federico Bassignana (nella foto in alto) non ha avuto bisogno di aspettare il diploma di laurea per trovare lavoro perché subito dopo aver concluso lo stage curricolare nella multinazionale Gefran, è stato confermato nella funzione People & Organization, che svolge le attività HR con un forte orientamento verso i processi strategici del business. «A guidare la stesura dell’elaborato di tesi è stata la volontà di comprendere quali siano le attività che permettano a un’impresa di gestire la conoscenza prodotta internamente. Lungo la propria quotidianità lavorativa (e non) le persone accrescono il proprio know-how; la gestione della conoscenza permette all’impresa di espandere il raggio del proprio sapere supportando la condivisione delle esperienze tra i dipendenti. Prima ancora che la pandemia e il lockdown ne sottolineassero l’importanza, fui incuriosito da come le attività di gestione della conoscenza potessero essere digitalizzate. Come tutti, non mi sarei mai aspettato di concludere questo percorso di studi discutendo la tesi online. Riconosco che la pandemia abbia portato gravi perdite sotto molteplici aspetti; al tempo stesso credo che i momenti di crisi offrano delle opportunità per modificare alcune vecchie certezze, integrandole con soluzioni innovative che non sarebbero mai state pensate se non in un futuro relativamente lontano».
Ha messo a frutto lo stage effettuato nell’azienda RadiciGroup Laura Ripamonti per analizzare come sia stata comunicata la sostenibilità d'impresa, soffermandosi in particolare sugli strumenti e i canali che le aziende hanno a disposizione per comunicare ai propri stakeholder il loro impegno nella sostenibilità, tema molto discusso e in voga negli ultimi anni. «Laurearsi durante la pandemia sicuramente ha privato me e i miei colleghi delle emozioni che solo una discussione in presenza della Commissione e in una sede così bella possono dare. D'altro canto, però, mi ha permesso di avere letteralmente accanto la mia famiglia in una delle giornate più importanti della mia vita. Per il futuro Laura guarda a un lavoro nel settore delle risorse umane».
Ancora comunicazione ma questa volta in ambito musicale l’argomento scelto da Roberta Patitucci. «Mi sono posta l'obiettivo di andare a capire come il digitale abbia modificato la produzione, la creazione e la fruizione musicale. Nel quarto e quinto capitolo ho riportato le interviste fatte a esperti del mondo della musica e un sondaggio somministrato a circa 140 persone tra i 18 e 30 anni. È stata una discussione di laurea particolare e strana, ma che grazie alla presenza di famiglia, amici è diventata un'esperienza ricca di emozioni e soddisfazioni. Adesso una meritata vacanza e a settembre si inizia con uno stage extracurriculare all’Editrice La Scuola».
Carlotta Valenti ha analizzato l’evoluzione della pubblicità: dai mass media, ai social media ai micro influencer. «Sto concludendo uno stage curriculare a Milano, in un’agenzia di comunicazione nel settore farmaceutico, un’esperienza altamente formativa. Ho già ricevuto un’altra richiesta di stage cui ho già dato risposta affermativa e inizierò a brevissimo. Avendo già due stage, e iniziando il terzo, ho capito che quello che voglio fare è lavorare nella comunicazione, specialmente nel settore digital».