È stata inserita nel novero delle donne che hanno costruito un ponte tra Italia e Cina. La professoressa Giuseppina Merchionne (nella foto in alto a sinistra), che da 40 anni studia e insegna il Cinese a Milano, è stata insignita del riconoscimento per l’importante contributo al progetto del governo cinese One Belt One Road, la Nuova Via della Seta. In questa veste la docente di Lingua cinese alla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell’Università Cattolica ha ricevuto l’invito a un convegno mondiale sulle donne della Nuova Via della Seta che si terrà a Xian dal 28 al 30 marzo.
Una testimonianza del suo costante impegno a promuovere la cultura cinese è la conferenza organizzata il 13 marzo nell’ambito del corso di Strategie comunicative e negoziali della lingua cinese, in partnership con il Centro Culturale Oriente Occidente CCOO, dedicata alla collaborazione tra Cina e Italia alla luce dello sviluppo economico cinese degli ultimi anni. Ad approfondire il tema un ospite d’eccezione: il General Manager di China Construction Bank Italia Zhang Zhe che, dialogando con Giuseppina Merchionne, ha spiegato il ruolo della Banca nel nostro Paese, soprattutto in funzione della partecipazione attiva dell’Italia al progetto One Belt One Road.
In particolare, Zhang ha posto l’accento sulla vicinanza dei governi cinese e italiano, mettendo in luce la grande stima che la Cina nutre per l’Italia. Secondo il manager anche se il nostro Paese attraversa un momento di difficoltà economica, sarà in grado di superare questa fase, grazie alla grande intelligenza e capacità di iniziativa, due qualità che da sempre i cinesi riconoscono al popolo italiano.
Ringraziando per la stima espressa nei nostri confronti, la professoressa Merchionne ha ribadito che l’Italia, pur essendo l’equivalente in dimensioni a una delle più piccole regioni del colosso asiatico, si colloca in una posizione di scambio alla pari con la Cina in virtù del patrimonio culturale e sociale di cui gode a livello mondiale. Nello stesso tempo rappresenta un modello per lo sviluppo culturale, considerando che nella lista dell’Unesco delle zone archeologiche e dei siti culturali occupa ancora il primo posto, seguita a ruota proprio dalla Cina.
Insomma, una vicinanza culturale che unisce i due Paesi lungo la nuova via della seta e che può portare allo sviluppo di nuovi e futuri progetti di collaborazione. Come l’iniziativa che la stessa professoressa Merchionne sta portando avanti con Cristina Vallaro, docente di Letteratura inglese a Scienze Linguistiche: denominata “Shakespeare and China” ha l’obiettivo di analizzare la presenza delle opere del Bardo nella cultura giovanile cinese e nei testi di insegnamento dell’inglese nelle scuole cinesi e i riferimenti alla Cina nelle opere shakespeariane.