L’economista gesuita Gaël Giraud, ex-banchiere e attuale chief economist all’Agence Française de Développement di Parigi sarà a Piacenza mercoledì 11 maggio per un convegno dal titolo «La finanza a servizio della nuova frontiera dell’economia», promosso dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con EMI, UCSI, UCID e Il Nuovo Giornale. La conferenza si terrà nella Sala Convegni Giuseppe Piana (Via Emilia Parmense, 84) alle ore 18.00, dove Giraud dialogherà con Matteo Billi, presidente di UCSI Emilia Romagna. I saluti saranno di Guido Mocellin, direttore editoriale di Editrice Missionaria Italiana e consigliere regionale UCSI, con gli interventi di Anna Maria Fellegara, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Giuseppe Ghittoni, presidente di UCID Piacenza, e di don Davide Maloberti, direttore de Il Nuovo Giornale.
In Italia in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Transizione ecologica. La finanza a servizio della nuova frontiera dell’economia (Editrice Missionaria Italiana, prefazione di Mauro Magatti), Giraud, che ha scelto la vocazione religiosa dopo una vita da banchiere di alto livello in seguito ad un’esperienza in Ciad a servizio di bambini disabili, traccia un percorso concreto per affrontare la crisi ecologica, denunciata da papa Francesco nella Laudato si’. Secondo l’Autore, la transizione ecologica, che comporta una serie misure concrete per ridurre la dipendenza da energie derivanti da fonti fossili e di conseguenza l’inquinamento, è concreta e possibile e può essere sostenuta attraverso gli strumenti tipici della finanza. In particolare, dimostra che rendendo beni comuni il credito e la liquidità, sarà possibile stampare delle monete ad uso locale da affiancare all’euro. Con tale liquidità i finanziamenti alla transizione ecologica saranno più agevoli e redditizi anche in campo finanziario. Si potrà così dare vita ad una serie di misure, quali il cambiamento di prassi nella mobilità, preferendo i mezzi pubblici e tassando maggiormente i mezzi di trasporto inquinanti; il rinnovamento termico degli edifici per attuare un vero risparmio energetico; il puntare sulle energie rinnovabili, per evitare la catastrofe ecologica.
In sintesi, Giraud afferma che si può trovare una strada concreta e percorribile per salvare il domani della nostra Madre Terra: «La transizione ecologica sta ai prossimi decenni come l’invenzione della stampa sta al XV secolo o la rivoluzione industriale al XIX» afferma l’economista gesuita, dando l’idea della portata storica di tale progetto. «O si riesce ad innescare questa transizione e se ne parlerà nei libri di storia; o non si riesce, e forse se ne parlerà tra due generazioni, ma in termini ben diversi».