Lampedusa. Frontiera sud dell’Europa e miraggio di centinaia di migliaia di migranti partiti da Africa e Medio Oriente, ma anche metafora di un continente perennemente in sospeso tra sicurezza e solidarietà, respingimenti e accoglienza, paura e speranza.
In questa terra di confine il 18 luglio comincerà la Summer School dell’Università Cattolica “Mobilità umana e giustizia globale. Un mare di speranza. Migranti forzati alle porte dell’Europa”. Ricercatori e operatori - impegnati nello studio dei fenomeni e nella loro gestione concreta - ripercorreranno le origini delle emergenze umanitarie e delle politiche intraprese a livello nazionale ed europeo; approfondiranno il ruolo fondamentale dei soggetti della società civile e delle risorse che rendono possibile ai migranti affrontare e vincere la disperazione; si soffermeranno, infine, sulla natura “profetica” delle migrazioni, illustrandone le implicazioni teologiche e pastorali.
Arrivata alla sua settima edizione, la Summer School si rivolge in particolare a operatori sociali e professionisti che, a vario titolo, sono impegnati sul fronte delle migrazioni e della cooperazione allo sviluppo, responsabili della pastorale delle migrazioni, del lavoro e della famiglia, insegnanti e formatori, ricercatori e studiosi, responsabili di associazioni e volontari. Quest’anno saranno presenti tra gli altri diversi studenti del Boston College, americani e nativi di altri Paesi nel mondo.
Lunedì 18 sarà presente un ospite speciale: dopo l’intervento introduttivo di Laura Zanfrini, direttore della School, sul dilemma dell’Europa divisa tra paura e speranza, discuterà Eva Millona, consulente alla Casa Bianca durante l’amministrazione Obama, dove ha contribuito a stilare un piano d’azione sull’integrazione, incaricata dal team di Hillary Clinton di lavorare sulle politiche di immigrazione e direttore esecutivo della Immigrant and Refugee Advocacy Coalition in Massachusetts.
La giornata di martedì 19 sarà dedicata a Lampedusa come frontiera della “Fortezza Europa”. Interverranno il sindaco dell’isola, Giuseppina Maria Nicolini sulle dinamiche degli arrivi e le risposte della politica, Germano Garatto della Fondazione Migrantes sulle reazioni e le risposte della società civile.
Mercoledì 20 luglio verrà affrontata la prospettiva psicologica della resilienza dallo psicologo Giovanni Valtolina, responsabile del settore Minori e Famiglia della Fondazione Ismu di Milano, mentre quella teologica della speranza sarà a cura di padre Fabio Baggio, preside dello Scalabrini International Migration Institute.
Sempre di speranza dal punto di vista teologico e pastorale si parlerà giovedì 21 con padre Gabriele Bentoglio, sottosegretario del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti della Santa Sede, e con monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes di Roma.
I pomeriggi e le sere di queste giornate saranno dedicati a diverse attività come la visita dei luoghi dell’impegno sociale e civile, una fiaccolata e una preghiera per i martiri cristiani, un laboratorio musicale e un concerto.
La VII edizione della Scuola si caratterizza ancora una volta per gli interventi di studiosi ed esperti di immigrazione, la presentazione di ricerche, iniziative e testimonianze che costituiscono un’occasione di crescita culturale, professionale e umana e propongono un “salto di qualità” rispetto alle letture semplicistiche che spesso si danno dei fenomeni migratori, dei loro protagonisti e del loro governo.