Ieri la rappresentazione della realtà deformata dall’ideologia del regime sovietico nei Paesi dell’Est Europa; oggi la realtà manipolata dalle fake news e da una politica che stuzzica gli istinti più bassi. Il professor Guido Merzoni, preside della facoltà di Scienze politiche e sociali ha tracciato un parallelo tra gli anni della guerra fredda e i nostri giorni nel corso dell’incontro con Ubaldo Casotto, curatore della mostra “Il potere dei senza potere. Interrogatorio a distanza con Václav Havel” al Meeting di Rimini.
Del pensiero di Havel il professor Merzoni ha ricordato soprattutto il rapporto tra l’io e il potere. Allora il regime operò un processo di spersonalizzazione che annullò l’identità delle persone e la capacità di creare organizzazioni politiche. Oggi, fatte le debite proporzioni, la spersonalizzazione avviene soprattutto a livello economico, dove l’individualità della persona è sacrificata sull’altare della massimizzazione dei profitti.