Oggi lavora per The Walt Disney Company Italia in qualità di producer di serie televisive per ragazzi per Disney Channel e Disney.it. Ma per arrivare a questo lavoro Erica Negri, laurea, master e dottorato in Università Cattolica, ha compiuto un percorso molto articolato.
Dopo la triennale in Lingue e letterature straniere conseguita nel 2006, ha frequentato quello che allora si chiamava master in Scrittura e produzione per la fiction e il cinema dell’Università Cattolica. Dopo uno stage nella società di produzione ∫, come assistente del produttore creativo, ha iniziato a lavorare in Cattleya, una delle principali case di produzione di cinema e Tv in Italia, come coordinatrice del settore sviluppo, lavorando a progetti come Benvenuti al Sud, Oggi Sposi ed Educazione Siberiana.
Nel frattempo ha completato gli studi conseguendo la laurea magistrale con una tesi sull’evoluzione dell’industria cinematografica italiana tra la fine degli anni ’90 e il 2008. Nel 2011, vincendo una borsa di studio per un dottorato di ricerca all’Università Cattolica, si è dedicata a studiare il fenomeno delle narrazioni transmediali emerse in seguito alla rivoluzione digitale (Transmedia Storytelling).
La vicenda di Erica è interessate per il continuo intreccio tra professione e formazione. «Mentre lavoravo in Cattleya a Roma, ero affascinata dai cambiamenti che la rivoluzione digitale determinava nell'industria dell'audiovisivo, destabilizzando gli assetti tradizionali: l'esplosione di Youtube, la democratizzazione degli strumenti produttivi e dei canali distributivi, nuove forme di fruizione non lineare, ecc» racconta. «La scelta di iniziare un dottorato era la naturale conseguenza di questo interesse nato all'interno dell'ambito professionale».
A questi cambiamenti è stata dedicata la ricerca di Erica: «Mi sono focalizzata soprattutto sull'emergere di assetti distributivi crossmediali e di forme narrative transmediali, che espandono un mondo narrativo (tradizionalmente confinato all'interno di un unico medium: un film, una serie, un romanzo...) su più piattaforme mediatiche e attraverso diverse forme testuali che si compenetrano».
La ricerca si è arricchita con l’esperienza diretta resa possibile da uno stage in BeActive Entertainment, un’innovativa società di produzione transmediale con sede a Dublino. «Ho lavorato per un anno come responsabile dello sviluppo progetti: un valore aggiunto incredibile per tutto il lavoro teorico che svolgevo parallelamente».
L’esperienza del dottorato è stata fondamentale per Erica. «Mi ha permesso di per specializzarmi in un ambito oggi sempre più centrale all'interno dell'industria dell'audiovisivo». Come determinante è stato, qualche anno fa, frequentare quello che oggi è il master in International Screenwriting and Production. «Mi ha fornito la preparazione necessaria per inserirmi all'interno dell'industria del cinema e della Tv. Il master punta infatti a fornire agli studenti non solo una solida conoscenza delle strutture narrative e delle tecniche di scrittura, ma anche una consapevolezza di come funziona l'industria del cinema e della Tv e di quali sono le figure professionali ricercate. Questa doppia anima del master è stata un po' il mio asso nella manica: avere infatti sia una preparazione editoriale sia una spiccata capacità organizzativa e una buona conoscenza dell'industria mi hanno permesso di ricoprire ruoli ibridi, in cui entrambe le qualità erano richieste».
Da quest’anno il master è interamente in lingua inglese. «È un vantaggio ulteriore per le nuove leve. Un'ottima conoscenza dell'inglese è infatti un'altra caratteristica oggi ritenuta indispensabile per lavorare in questo ambiente: la mia laurea in lingue straniere e le numerose esperienze all'estero si sono rivelate, da questo punto di vista, una risorsa importante per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissata. Spesso infatti, agli occhi di un datore di lavoro o di un reclutatore, una buona conoscenza dell'inglese (e di altre lingue straniere) può fare la differenza fra due candidati con un curriculum simile»