Ambiente, economia, società: tre ambiti che devono stare in stretta relazione fra di loro. È quanto emerge dal documento di Bilancio di Sostenibilità di A2A presentato in Cattolica lo scorso 14 ottobre alla presenza del vicepresidente del consiglio di gestione Vittorio Cinquini, del direttore di sede Luigi Morgano e dei docenti che afferiscono all’Asa, Alta scuola per l’ambiente.
Nel 2009 le evidenze più significative in tema di responsabilità ambientale sono state la conferma della rilevanza della energia da fonti rinnovabili che ha rappresentato il 29,5%, rispetto a una media nazionale del 18%. È cresciuta anche la produzione di energia idroelettrica con l’avvio del Nucleo Idroelettrico della Calabria; la diversificazione delle fonti è aumentata, il rendimento degli impianti di cogenerazione sfiora nel consuntivo del 2009 l’80%, cresce il teleriscaldamento e si attesta al 38% l’entità della raccolta differenziata.
In campo ambientale, nel 2009 A2A ha avviato due progetti innovativi: il primo si chiama E-moving – auto elettrica. Il progetto di mobilità sostenibile ha preso il via, a Milano e Brescia, per la sperimentazione dei primi 60 veicoli elettrici Renault a zero emissioni in Italia. Il secondo progetto è Riduciamo i rifiuti in città, una sperimentazione di interventi mirati alla prevenzione di rifiuti, quali la riduzione degli imballaggi, distribuzione degli alimentari invenduti, adozione pannolini lavabili, compostaggio domestico, spesa in cassetta e giornate del riuso.
Per la veste grafica del Bilancio di sostenibilità A2A ha scelto di usare fotografie delle flora e della fauna dei territori dove opera per rendere omaggio al 2010, dichiarato dall’Onu anno internazionale della Biodiversità, e per ricordare il proprio costante impegno per la salvaguardia delle ricchezze naturalistiche di quei luoghi.
Del dialogo assiduo con l’Università Cattolica, in particolare attraverso le attività dell’Alta Scuola per l’ambiente, hanno dato conto oltre al direttore di sede, anche i direttori di Asa Pierluigi Malavasi e del Laris Enrico Tacchi.