La Società americana di Viticoltura ed enologia (Asev), la più prestigiosa associazione scientifica del mondo viti-enologico, ha assegnato all’Istituto di Frutti-Viticoltura, e in particolare al suo direttore Stefano Poni (al centro nella foto con il suo team di ricerca), il premio per il miglior lavoro pubblicato (Best Paper Award) in tema viticolo nel corso dell’anno 2013 sulla rivista “American Journal of Enology and Viticulture”.
L’importante riconoscimento è stato attribuito per il lavoro dal titolo “Post-veraison application of Antitranspirant Di-1-p-Menthene to Control Sugar Accumulation in Sangiovese”, che il professor Poni ha co-firmato con colleghi dell’Università di Perugia, dell’Università Politecnica delle Marche e della Michigan State University (Usa).
Il lavoro viene premiato come contributo particolarmente innovativo ed originale offerto alla soluzione di problemi colturali, fino a qualche anno fa impensabili, e oggi invece resi particolarmente attuali e urgenti dall’incedere del cambio climatico e, in particolare, del “global warming”. Nel dettaglio, il lavoro premiato dimostra come l’applicazione, prima dell’invaiatura, di un prodotto antitraspirante naturale, estratto dalla resina di pino, si riveli molto efficace nel rallentare il ciclo di maturazione del vitigno Sangiovese, consentendogli quindi di “sfuggire” al periodo estivo più caldo e di maturare più gradualmente e in condizioni ambientali che favoriscono l’accumulo dei componenti “nobili” dell’uva, indispensabili per l’elaborazione di un vino di pregio.
Il premio, anche se nominalmente assegnato al professor Poni, è certamente, più in generale, un riconoscimento all’attività di ricerca che l’istituto di Frutti-Viticoltura e tutti i suoi componenti conducono su vari temi viticoli e, con particolare successo e ricaduta, sugli aspetti legati alla fisiologia applicata. Forse non a caso, l’Istituto della facoltà di scienze agrarie, alimentari e ambientali è partner, con funzione di leadership per ciò che concerne topic specifici, del progetto europeo Innovine che, in un quadriennio (2103-2016) e grazie al contributo di 27 partner rappresentativi di 9 Paesi europei, si propone di mettere a punto nuove strategie di gestione del vigneto che sappiano dare risposte alle nuove sfide imposte dal cambio climatico, trovando il giusto equilibrio tra gli elementi di tradizione e innovazione.