1. La matrice
La ricchezza testuale del programma televisivo (presenza di molteplici linee narrative, di vari percorsi di senso e di vari target previsti) è una condizione essenziale per la nascita e la “fioritura” di differenti estensioni e contenuti aggiuntivi, sia ufficiali e direttamente gestiti dalla produzione, sia invece realizzati dagli spettatori (user generated).
2. La mimesi
Le caratteristiche formali (lo stile visivo, i tratti iconici, l’immaginario) del prodotto convergente devono guidare in modo coerente l’ideazione e la realizzazione delle differenti estensioni e dei luoghi di accesso (siti web, packaging, merchandising).
3. L’adeguatezza
Gli spazi di discussione e discorso previsti per un programma tv, i tipi di linguaggio e le modalità di ingaggio dello spettatore devono andare incontro alle esigenze e ai “territori” frequentati dal pubblico cui si rivolgono, così da diventare un efficace punto di riferimento.
4. La leggerezza
Per ottenere maggiore visibilità e diffusione, la chiave prevalente da utilizzare nelle estensioni del testo tv (siano esse ufficiali o grassroots) è quella del gioco, dell’ironia, dell’umorismo, della parodia. In questa dinamica, svolgono un ruolo essenziale anche la semplicità d’uso e la compiutezza del frammento.
5. La coolness
Il merchandising funziona meglio quando è legato, ma non “troppo”, al programma di partenza. Solo così si può evitare l’accusa di eccessivo attaccamento al prodotto (“fanatismo”), e insieme attivare un legame invisibile “per iniziati”, più sottile e “alla moda”.
6. La compensazione
La creatività “dal basso”, grassroots, degli spettatori e dei fan generalmente interviene a “colmare” e a “compensare” gli spazi lasciati liberi dalla produzione.
7. Il rasoio
Una produzione ufficiale carente dal punto di vista del contenuto, della pertinenza, dell’usabilità o dell’aggiornamento genera effetti potenzialmente dannosi sul brand del prodotto, e può persino inibire la creatività grassroots.
8. Il ciclo di vita
In una prima fase di vita del programma, gli elementi convergenti sono un fattore prevalentemente promozionale, finalizzato a creare il brand e a rendere attrattivo il programma. Solo in un secondo momento diventano un fattore produttivo vero e proprio, volto alla “prosecuzione seriale” del testo (attraverso dischi, romanzi, webisode) e al rafforzamento del brand.
9. L’istantaneità
La possibilità di vedere, ri-vedere e conservare il contenuto televisivo va prevista in tempi subito successivi alla messa in onda, per sfruttare il discorso promozionale e l’eventuale hype.
10. Il “ritorno”
Le espansioni, sia quelle prodotte dal broadcaster sia quelle realizzate dagli spettatori, oltre a funzionare come motore per generare discorsi relativi al prodotto, possono diventare materiale grezzo per la produzione di “contenuti speciali” di supporto al programma (in tv, sul web, nei dvd).