Una lezione del vescovo di Brescia ha segnato l’inizio del progetto d’Ateneo dedicato al tema sviluppo umano integrale e custodia del creato. Lo scorso 15 maggio monsignor Luciano Monari, ha tenuto una lectio sul tema “Fraternità. Sviluppo umano integrale e custodia del creato: Educare i giovani alla vita buona del Vangelo” per iniziativa dell’Alta Scuola per l’Ambiente Unione Regione Lombardia.
Alla lezione sono intervenuti Pierluigi Streparava, presidente della Fondazione Comunità Bresciana, don Raffaele Maiolini, direttore dell’Ufficio per l’Educazione, la Scuola e l’Università della diocesi di Brescia, e Caterina Calabria, tutor della laurea magistrale Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane.
Avvicinandosi al 50° della fondazione della sede bresciana dell’Università Cattolica, l’Alta Scuola per l’Ambiente intende richiamare l’attenzione sulla fraternità come la prima parola su cui fondare il dialogo, decidere del futuro. La cattedra da cui iniziare, la testimonianza su cui avviare il confronto per rinnovare il patto con la città è quella del Vescovo. Mondo imprenditoriale, accademico e associativo sono invitati a contribuire all’educazione delle giovani generazioni e a tessere e rinnovare i legami di prossimità e solidarietà civile.
L’evento ha segnato l’inizio del progetto d’Ateneo dedicato al tema sviluppo umano integrale e custodia del creato che sarà introdotto da Pierluigi Malavasi, Direttore dell’Alta Scuola per l’Ambiente. La fraternità ha bisogno di essere scoperta, amata, sperimentata, annunciata e testimoniata nel vivo delle attuali problematiche che investono la ricerca e la creazione di “lavoro buono” come sottolinea il vicepresidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori Noè Ghidoni. Educare alla fraternità per sconfiggere la povertà e individuare forme per ridurre le disuguaglianze tra persone e culture affinché ciascuno abbia l’opportunità di esprimere e di realizzare il suo progetto di vita, e possa svilupparsi in pienezza come persona.