«L’unica razza che conosco è quella umana» scriveva Einstein ed è un concetto così ovvio che purtroppo rischia di essere dimenticato; per questo è necessario ricordare. In occasione della Giornata della memoria (27 gennaio) dal corso di Antropologia della professoressa Giovanna Salvioni nasce l’iniziativa “Contro il razzismo: per il bene e per il diritto alle differenze” con la collaborazione di Moni Ovadia.
Si tratta di una raccolta di documenti la cui lettura vuole far ricordare ciò che ha permesso e permette purtroppo ancora oggi di dividere l’umanità in settori, di fare graduatorie dal meno al più, di includere o escludere, nutrendo il disprezzo e l’odio. Dalla definizione dei Codes noirs di Luigi XVI fino al Manifesto della razza, passando dalla lettura di leggi che hanno condotto gli ebrei all’Olocausto – che ancora oggi qualcuno si ostina a definire grossolanamente “falso storico” – fino all’apartheid e agli ultimi recenti fatti di cronaca mondiale. Una raccolta che fa riflettere anche sui passi positivi compiuti dall’umanità allegando documenti quali la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Il libro, che sarà distribuito gratuitamente da Educatt il 27 gennaio a chiunque ne farà richiesta, sarà disponibile successivamente con un dvd allegato (libro + dvd a 5 euro), nel quale sono raccolte alcune immagini della Shoah con il commento di Moni Ovadia e l’intervista del regista a Liliana Segre (per gentile concessione di Promo Music), deportata dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano e testimone della tragedia. La seconda parte del dvd raccoglie alcuni documenti sul razzismo di particolare rilievo, come le immagini dei linciaggi di afroamericani del 1881; ma anche orrori a noi più vicini come il pestaggio di Rodney King e alcuni spezzoni dei telegiornali che hanno raccontato il rogo del campo Rom a Torino e l’omicidio dei senegalesi a Firenze, eventi recentissimi che valgono la lettura del capitolo conclusivo del volume: Sei buoni motivi per essere antirazzisti.
La Giornata della memoria è un’ottima occasione per la riflessione e per prendere coscienza che il pericolo del razzismo non è cessato e che ci sono principi che non hanno religione o razza, come ci ricorda Moni Ovadia: «Amerai lo straniero. È forse il più importante dei comandamenti perché [...] sempre immediatamente al suo fianco compare il sigillo dell’ineffabile Nome dell’Eterno. È la parola stessa del Santo Benedetto ad affermare il valore assoluto di questo principio nel Levitico: “Davanti a me siete tutti stranieri”».