Acquisire competenze facendo pratica su casi concreti e partecipando attivamente a simulazioni di processi. Prima di aver completato gli studi in giurisprudenza. È la specificità delle “cliniche legali” (in gergo Legal Clinic), un innovativo metodo didattico molto diffuso nel mondo accademico anglosassone per preparare al meglio i futuri principi del Foro. Ispirato al «learning by doing», consente allo studente di giurisprudenza un apprendimento sul campo, aiutandolo a capire che cosa significhi assistere un cliente ancora prima di conseguire il titolo di avvocato.
Nel nostro Paese sono ancora poche, per via di un sistema didattico-professionale che fatica ad aprirsi alle novità. Ma in Università Cattolica un numero consistente di studenti del 4° e 5° anno della laurea magistrale a ciclo unico di Giurisprudenza, selezionati sulla base di criteri meritocratici, avrà anche quest’anno l’opportunità di frequentare una delle tre cliniche legali introdotte dalla facoltà.
«La nuova legge professionale impone che gli studenti già durante il percorso formativo debbano acquisire adeguate competenze da far valere in ambito professionale - spiega il preside della facoltà di Giurisprudenza, il professor Gabrio Forti -. Di qui la decisione di continuare nel tradizionale rigore dell’insegnamento di solide basi giuridiche, arricchendo tale modello di studio con un metodo innovativo, le Legal Clinic. Il proposito è di trasmettere anche competenze professionali cercando di rispondere ai cambiamenti del mercato del lavoro».
Un aspetto che le contraddistingue è il carattere multidisciplinare. Lo conferma il fatto che molte cattedre della facoltà sono parte integrante del progetto. Non solo. Sono state pensate con l’obiettivo di far acquisire specifiche abilità nelle principali discipline fondamentali per l’esercizio dell’attività forense: civile, penale e amministrativo.
A tutto ciò si aggiunge l’acquisizione di competenze di Alternative Dispute Resolution (Adr), cioè tecniche di risoluzioni di controversie legali alternative al processo come la mediazione e la giustizia riparativa; di pratica nella redazione dei testi scritti giuridici (negoziali, processuali, extraprocessuali) e nella capacità di argomentare e parlare al pubblico, di lavorare in team.
Al termine delle frequenza alle cliniche legali, preceduta da una valutazione finale, gli studenti riceveranno un’attestazione che potrà attribuire crediti formativi professionali.