Milletrecento incontri, 3.400 testimonial e 124.000 studenti. Numeri che parlano da soli quelli dei 25 anni del Comitato Università Mondo del lavoro, come ha fatto notare il direttore della sede piacentina Libero Ranelli chiudendo la decima edizione del Career Day, l’appuntamento che il 10 marzo scorso ha messo a confronto studenti e neo laureati che con svariate realtà del mondo industriale locale, nazionale e internazionale. Un’edizione speciale quella di quest’anno perché celebrava anche il quarto di secolo del Comitato Università Mondo del Lavoro, istituito in Cattolica a Milano il 19 febbraio del 1985. «Proprio dal desiderio di perfezionare le modalità per segnalare i neolaureati alle realtà in grado di fornire loro un’occupazione e dalla volontà di promuovere una serie di iniziative che consentissero agli studenti della Cattolica di avere un confronto sistematico con esponenti del mondo del lavoro – ha ricordato Ranelli, all’epoca responsabile delle pubbliche relazioni dell’ateneo - uscì l’idea di dar vita a un organismo che coordinasse le iniziative di raccordo tra università e mondo produttivo. Da qui la creazione del Comitato e l’organizzazione di una serie di giornate finalizzate all’orientamento professionale, come appunto il Career Day, cui fece seguito la creazione nelle varie sedi della Cattolica di appositi uffici “Stage e placement” preposti ai rapporti tra neolaureati e imprese.
Nel corso dell’edizione di quest’anno del Career Day piacentino stand e seminari hanno coinvolto gli studenti, offrendo loro l’opportunità di consegnare direttamente i propri curricula ai rappresentanti aziendali e di sostenere simulazioni di colloqui di lavoro. Ognuna delle quattro facoltà ha proposto degli incontri tematici su argomenti di stretta attualità. “Sistema agro-alimentare: certezza e sicurezza” per Agraria, con il coordinamento del professor Marco Trevisan. A Giurisprudenza con il professor Francesco Bestagno si è parlato degli sbocchi occupazionali della facoltà, mentre per Scienze della formazione oltre ad Anna Paratici è intervenuta la direttrice del Centro per la cura del trauma e dell’infanzia di Milano Luisa Della Rosa. Per Economia, ma anche per Giurisprudenza, la professoressa Annamaria Fellegara ha introdotto la professione del revisore contabile, mente Ernst & Young e Pricewaterhousecoopers hanno presentato le opportunità occupazionali riservate ai laureati delle due facoltà.
Protagonista dell’evento finale “Creatività e Management” è stato il direttore di Sky TG24 Emilio Carelli, “l’autore di un miracolo di creatività perché ha proposto un format diverso e duraturo” come lo ha definito, intervistandolo, il professor Giorgio Simonelli, docente di giornalismo televisivo della Cattolica. «Quando sette anni fa proposi il mio progetto al patron Rupert Murdoch - ha rivelato Carelli - mi disse di essere creativo e innovativo. Io ero a Mediaset da tanti anni e le cose andavano bene, ma è proprio quando le cose vanno bene che si deve cambiare. E poi l’occasione che mi veniva proposta era unica». «In questi anni abbiamo puntato su tre aspetti fondamentali: l’indipendenza dalla politica, la tecnologia, che ci consente di essere sul posto prima degli altri e di aggiornare i telespettatori in tempo reale, e i giovani. Abbiamo infatti voluto dare uno stile nuovo assumendo in questi 7 anni circa 150 giovani giornalisti». Ai tanti giovani intervenuti Carelli ha rivolto la sua attenzione predicando ottimismo e sottolineando come la strada giornalistica non sia una strada semplice: «Ogni giorno ricevo lettere e curricula di tanti giovani e a loro voglio dire di perseguire con forza i loro obiettivi e di vivere il giornalismo come un racconto dei fatti».
L’incontro, molto partecipato, si è concluso con la consegna di un omaggio ad alcuni dei membri fondatori del Comitato Università Mondo del Lavoro. «I lusinghieri apprezzamenti espressi da più parti sul Comitato – ha sottolineato il presidente del Comitato, Vito Moramarco, già preside della facoltà piacentina di Economia - e la rispondenza delle sue iniziative alle aspettative del mondo produttivo e agli interessi culturali e professionali degli studenti hanno confermato la validità e l'attualità di questa originale forma di collaborazione tra università e mondo del lavoro. Che ancora oggi continua a dare i suoi frutti».