Un fiume di persone. Non c’è altro modo per raccontare la prima volta dell’Open day in versione autunno-inverno in tutte le sedi dell’Università Cattolica.
A Milano, come testimonia la gallery fotografica, fin dalle prime ore del mattino di sabato 29 novembre, ragazzi di quarta e quinta superiore, ma anche molti genitori, hanno invaso i chiostri di largo Gemelli. Si parla di più di 4.000 persone, che hanno occupato tutte le aule a disposizione, dall’aula magna, alla Franceschini, entrambe collegate con altre aule, fino all’aula Gemelli, 700 posti riempiti più volte per ricevere informazioni sul calcolo dei contributi e sulle agevolazioni che si possono ottenere per frequentare i corsi della Cattolica.
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A Brescia, nella stessa data, sono passate più di 1.300 persone, che hanno mostrato interesse per la facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere (una presentazione molto affollata) e per quella di Psicologia. Bene anche le facoltà di Lettere e Filosofia e Scienze della formazione. Gli psicologi del Cross hanno trovato gli studenti più tranquilli, maggiormente disposti a confrontarsi vedendo la scelta ancora lontana. Il direttore di sede Giovanni Panzeri ha introdotto la giornata ricordando che «il nostro Paese ha bisogno di giovani qualificati perché sta perdendo terreno e energie straordinarie anche se, purtroppo, solo il 30% dei diciannovenni si iscrive all’università. Ma la laurea garantisce comunque un vantaggio occupazionale».
Nella sede milanese, in quella bresciana e in quella piacentina è stata confermata la scelta di far presentare l’offerta formativa, oltre che ai docenti, anche ad alcuni laureati che si sono inseriti con profitto nel mondo del lavoro da più o meno tempo. La novità di quest’anno è stata rappresentata dal collegamento a distanza con una serie di “testimoni” che hanno deciso di spendere le proprie carte professionali lontano dal nostro Paese. I collegamenti hanno spaziato da Dublino, nel quartier generale europeo di Google, a Shangai, da Pechino a Londra, da Nijmagen in Olanda a Basilea.
A Piacenza, oltre 500 studenti hanno invaso pacificamente la sede di dell’ateneo. Venivano dalla città, ma anche da Lodi, Parma, Cremona, Alessandria, Genova. E Lecce. “Siamo molto soddisfatti della risposta degli studenti delle scuole superiori a questa edizione dell’open day, anticipata di due mesi rispetto agli anni precedenti, per andare incontro alla tendenza di compiere sempre prima la scelta del percorso universitario”, sottolinea il direttore della sede di Piacenza, Mauro Balordi. “Con l’Open day la Cattolica di Piacenza non intende solo dare informazioni circa l’offerta formativa della sede, ma ambisce soprattutto a porsi al servizio dei giovani chiamati a fare una scelta importante: per questo abbiamo proposto anche la somministrazione di un questionario piscoattitudinale curato dal Centro di Ricerche sull'Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale (CROSS), che ha saputo fornire indicazioni e spunti utili sulle attitudini e sui talenti, per indirizzare i ragazzi alla scelta migliore per il proprio futuro”.
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Prossimi appuntamenti a Cremona il 5 dicembre e a Roma il 10 dicembre con lo speciale Economia.