Recuperare il grande valore del passato e rivolgere lo sguardo al futuro. È questo l’invito espresso dal cardinale Dionigi Tettamanzi a 90 anni dalla fondazione l’Istituto Toniolo di Studi superiori da lui presieduto. Il 6 febbraio 1920 nasceva infatti l’ente intitolato a Giuseppe Toniolo, una delle voci più autorevoli del Movimento sociale cattolico. Da esso avrebbe preso il “la”, l’anno successivo, l’università dei cattolici italiani. Novant’anni dopo, il convegno Un’idea di libertà, tenutosi lo scorso 26 novembre in largo Gemelli, è stato l’occasione per ricostruire le tappe di questo legame.
Come ha ricordato il rettore Lorenzo Ornaghi nei saluti introduttivi, per l’ateneo è di estrema importanza tornare alle origini – ad fontes – anche dell’Istituto. Ricostruire attraverso un’adeguata e puntuale ricerca storica il senso e le ragioni che portarono alla scelta di creare il Toniolo è il primo passo per capire come il grande e antico sogno di costruire un Ateneo dei cattolici italiani divenne realtà nel 1921. «In un momento tra i più difficili della storia nazionale che si caratterizzò per le tensioni originate dagli sconvolgimenti prodotti dalla Grande Guerra e per i cambiamenti intervenuti negli antichi equilibri politico-sociali un gruppo di cattolici si adoperò per dar corpo a quell’antico progetto», ha spiegato la storica Maria Bocci, che insieme al collega Daniele Bardelli ha ricostruito l’epoca storica in cui sorse l’ente fondatore della Cattolica.
Il presidente del Toniolo cardinale Dionigi Tettamanzi, nel presentare le riflessioni sulla mission dell’Istituto, ha puntualizzato come la Cattolica fu per il Paese «un luogo di elaborazione, di ricerca e di formazione offerto ai giovani perché potessero crescere nella prospettiva di una cultura cristianamente ispirata». Un ateneo cattolico non solo nell’intestazione, ma legato alla Chiesa universale, alle chiese locali e alla Cattedra di Pietro. «Mentre riconosciamo il grande valore del passato – ha proseguito il cardinale - rivolgiamo lo sguardo al futuro, perché la Chiesa e la società possano continuare ad avere nell'Università Cattolica un luogo di riferimento in cui l'esercizio della ragione e l'adesione di fede si incontrano e si intrecciano armonicamente dentro percorsi culturali, formativi e di ricerca capaci di contribuire alla crescita dei giovani e alla testimonianza e al servizio dei cristiani nella società. Per compiere questa missione è necessario innanzitutto conoscere veramente le nuove generazioni».
Un compito che nel corso del convegno è stato affidato al demografo Alessandro Rosina che ha proposto uno spaccato della condizione giovanile in Italia. «Perché l’Università Cattolica sia veramente sentita dai cristiani d’Italia come la loro Università – gli ha fatto eco il cardinale Tettamanzi - l’Istituto Toniolo si farà periodicamente promotore di analisi e riflessioni sulla percezione che i giovani, tutti i giovani cristiani, studenti e docenti, hanno della Chiesa Italiana e del suo rapporto con la società civile». A questo fine Tettamanzi ha annunciato la nascita di uno specifico Osservatorio. «Il trapasso culturale che caratterizza la nostra epoca – ha aggiunto - ci fa riconoscere nella missione dell’Istituto Toniolo e dell’Università Cattolica un luogo straordinario di coraggio, di promozione di idee, di confronto non univoco di orientamenti, attraverso cui molti giovani possano riscoprire l’estrema attualità del mistero della Chiesa nella storia».
Secondo l’arcivescovo di Milano due sono oggi i compiti fondamentali dell’Istituto: perpetuare il sogno dei fondatori e garantire la “cattolicità” dell’impostazione, vale a dire «ridestare e tenere vivo il senso della persona umana nel suo valore originale e irriducibile e nella globalità della sua esperienza e della sua ricerca». Consapevole della propria lunga e ricca storia, l’Istituto Toniolo sente il dovere di interrogarsi sul futuro non solo del nostro Paese. «L’Università Cattolica - ha concluso il cardinale Tettamanzi - ha la responsabilità di partecipare, in modo sempre più convinto e coraggioso, alla costruzione di una riflessione scientifica all’altezza delle sfide che l’umanità nel suo insieme si trova ad affrontare. Potremmo chiamarla una nuova forma di “missionarietà culturale”, con la quale l’Università Cattolica offre collaborazione e sostegno alle Chiese, a cominciare dalle più povere, e alle realtà accademiche che operano nei Paesi in via di sviluppo».
Riflessioni sulla mission dell’Istituto Toniolo ( KB)
Discorso del presidente del Toniolo card. Dionigi Tettamanzi ( KB)
Introduzione di Alessandro Rosina ( KB)