Un nuovo appuntamento con la bellezza ha avuto luogo il 9 aprile nella cappella san Francesco, dove sono esposte – in una mostra aperta fino al 4 maggio 2014 – le opere del ciclo Passion di George Rouault. L’occasione, come ha sottolineato Giovanni Gasparini in apertura del secondo appuntamento del percorso Educare/Educarsi alla bellezza, è stata preziosa «per esplorare un nuovo luogo del nostro Ateneo», perché «come i pesci, spesso non ci rendiamo conto dell’acqua nella quale siamo immersi, e la bellezza diventa uno sfondo che non siamo più in grado di percepire».
L’introduzione è stata affidata alla professoressa Cecilia De Carli.
È stato poi Giuseppe Frangi – giornalista, fondatore dell’Associazione Giovanni Testori e laureato in Università Cattolica in Storia dell’Arte – a condurre il pubblico dell’incontro attraverso un percorso che, passando per alcuni dei più grandi artisti contemporanei, ha messo in luce come, anche nell’arte del Novecento, la bellezza sia spesso sintomo di una presenza “altra”, in senso lato oppure anche in senso più strettamente religioso: dalla Fenêtre à Collioure di Matisse del 1914, fino al varco che Fontana sembra voler aprire per andare oltre la tela con uno dei suoi celebri tagli, passando per l’ironica rappresentazione della finestra di Magritte che, socchiusa, lascia intravedere il nulla e svela l’inganno dei vetri sui quali è dipinto un cielo azzurro con nuvole bianche, sembra che tutti gli artisti si siano interrogati su cosa ci sia “oltre” e aldilà.
L’incontro si è chiuso con l’intervento del professor Roberto Diodato, che ha il concluso il percorso di Frangi riportando la riflessione a Rouault e alla sua rappresentazione senza censure della Passione. Il prossimo incontro del ciclo Educare/Educarsi alla Bellezza è previsto per il 15 maggio: don Luigi Verdi, fondatore della Comunità di Romena (Arezzo), in dialogo con don Daniel Balditarra, assistente spirituale del collegio Augustinianum, porterà l’attenzione sul tema della Bellezza nelle età della vita. (Maria Villano)