A dieci anni dalla morte, l'Università Cattolica non può dimenticare il lungo legame che ha avuto con Papa Giovanni Paolo II. Karol Wojtyla ancora cardinale arcivescovo di Cracovia, fu ospite della sede di Milano il 18 marzo 1977, per iniziativa dell’allora direttore amministrativo Giancarlo Brasca (nella foto qui a lato con il futuro pontefice), suo grande amico (nella foto). Da Papa, incontrò la comunità universitaria in più occasioni e ebbe modo di essere accolto dal Policlinico Gemelli per diversi ricoveri - il primo dei quali in occasione dell’attentato del 13 maggio 1981 - tanto che ribattezzò simpaticamente l’ospedale romano come il “Vaticano tre”.
Di questa fitta rete di incontri tra il Papa polacco e l’Università Cattolica, abbiamo scelto un altro video-documento relativo alla prima visita in largo Gemelli a Milano. Era il 22 maggio 1983. Nell’ambito del diciannovesimo Congresso eucaristico nazionale, in programma a Milano in quei giorni, Karol Wojtyla incontrò docenti, studenti, e personale amministrativo dell’ateneo. Nonostante la giornata piovosa, migliaia di giovani e di fedeli arrivarono in largo Gemelli e riempirono il chiostro bramantesco per dare il benvenuto al Papa. Dopo il saluto dell’allora rettore Giuseppe Lazzati in aula Magna, dove tenne un discorso rivolto ai docenti dell’ateneo e dei rappresentanti della cultura universitaria milanese, Giovanni Paolo II trascorse l’ultima parte della sua visita con gli studenti. «Sono venuto qui – scherzò il pontefice – per iscrivermi in quest’università Cattolica. Mi hanno lasciato entrare, mi hanno consentito di parlare ma non mi hanno accettato come studente. Resta a voi il privilegio di essere studenti di questa Università».
I giovani applaudirono fragorosamente e il Papa proseguì: «Vi ringrazio per la vostra presenza gioiosa, nonostante la pioggia». Giovanni Paolo II sembrava commosso. E fece gli auguri agli studenti per le «prove» che li attendevano, i «cosiddetti esami». «Vi lascio con la speranza di incontrarvi di nuovo, non so dove. Ma gli studenti, i giovani, si incontrano dappertutto. Dappertutto sono le università, dappertutto sono gli studenti, dappertutto sono i giovani e dappertutto è la speranza dell’avvenire».
Il video è di proprietà dell'Archivio storico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore