«Per le mafie la ricchezza è potere. La sottrazione dei beni provoca una reazione quindi è necessario un controllo serrato. Amministrare il bene confiscato non è sufficiente, va valorizzato. E per farlo è fondamentale la conoscenza del territorio». Questo il monito del procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, intervenuto alla tavola rotonda che ha inaugurato l'ottava edizione del Corso di Alta Formazione “Amministratori giudiziari di Aziende e Beni Sequestrati e Confiscati” (Afag).
Per l’occasione è stato rinnovato il Protocollo d'Intesa che l’Università Cattolica, attraverso l’Alta Scuola "Federico Stella" sulla Giustizia Penale, ha stipulato con il Tribunale Ordinario di Milano, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e l’Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per la realizzazione del percorso didattico.
«Il corso è stato istituito per formare figure altamente qualificate per l’amministrazione e la gestione dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità» spiega Gianluca Varraso, docente di Diritto processuale penale e coordinatore dell’iniziativa. L’esigenza è fortemente sentita da tutte le istituzioni coinvolte, oltre che dalla autorità giudiziaria, che sono alla continua ricerca di persone in grado di aiutare nella sfida sempre più complessa di contrastare la criminalità organizzata che è ormai anche e soprattutto criminalità economica. Questo vale in particolare per le aziende e i beni produttivi la cui efficacia e gestione e amministrazione finisce per essere essenziale al fine di salvaguardare gli interessi sociali, economici e occupazionali coinvolti.
La tavola rotonda si è aperta con i saluti di Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica, Stefano Solimano, preside della facoltà di Giurisprudenza, Antonio Albanese, direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, Roberto Bichi, presidente del Tribunale di Milano, Vinicio Nardo, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano e Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano.
Al dibattito con Cafiero De Raho hanno partecipato, tra gli altri Gabrio Forti, Direttore dell’ASGP e docente di Diritto penale e Criminologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Alessandra Dolci, procuratore Aggiunto, Procura della Repubblica di Milano, Bruno Frattasi, presidente dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Fabio Roia, presidente della Sezione Autonoma Misure di Prevenzione presso il Tribunale di Milano e Renato Saccone, prefetto di Milano.