Il countdown per Matera 2019 è cominciato. Che cosa cambierà per la città dei sassi, dal 1993 patrimonio mondiale Unesco? A raccontarlo in prima persona è Paolo Verri (qui sopra la nostra intervista). Il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, intervenuto lunedì 29 ottobre all’incontro: Matera 2019. Capitale europea della cultura, è anche un laureato del nostro Ateneo.
«Il 21 settembre abbiamo presentato al ministro per i Beni culturali e le attività culturali un dossier che contiene tutto quello che accadrà nel 2019 e che, con straordinaria soddisfazione, corrisponde a quanto avevamo proposto in candidatura alla Commissione europea: un progetto fatto dai cittadini, per l’Europa e con l’Europa», ha spiegato Verri. «Parlo di 83 realizzazioni tutte partecipate e prodotte con partner europei: una grande occasione per una piccola cittadina del Sud che negli ultimi 25 anni è diventata patrimonio Unesco, centro cinematografico internazionale e paradigma di un nuovo modo di guardare alla cultura e al turismo».
Non manca qualche “assaggio” della manifestazione tanto attesa. «Oltre 2.000 musicisti che, nella cerimonia inaugurale, dalle 11 del mattino a notte fonda allieteranno le strade della città lucana che si trasformerà nell’Europa della musica e dei popoli – ha anticipato il direttore di Matera 2019 –. Quattro mostre principali in programma dal 20 gennaio al 19 dicembre che, come un grande libro di quattro capitoli, racconteranno la storia di tutte le città in pietra fino ad arrivare al futuro dell’umanità con la definizione di Antropocene. Ogni settimana, poi, andranno in scena spettacoli, conferenze e momenti d’incontro con quelli che noi non amiamo chiamare turisti bensì cittadini temporanei».
C’è un filo rosso che unisce l’Università Cattolica a Matera 2019, al di là del legame personale con il laureato Paolo Verri. L’Ateneo, infatti, ha elaborato congiuntamente con l’Istituto Toniolo e con il Centro pastorale un progetto per la valorizzazione economica della conoscenza e per lo sviluppo culturale e sociale dell’intera regione.
Restituire, collaborare, conoscere, sviluppare insieme: queste le quattro parole chiave alla base delle proposte culturali che coinvolgono diversi attori, in primis gli oltre 600 studenti provenienti dalla Basilicata iscritti a percorsi di laurea dell’Università Cattolica. In cantiere diverse iniziative che vanno da progetti di alternanza scuola-lavoro, con 15 classi quarte di Licei e Istituti tecnici del territorio lucano, a seminari tematici e contenuti sviluppati all’interno di corsi curriculari, da mostre e installazioni a proiezioni di film e spettacoli fino a esperienze sul campo, visite guidate, attività editoriali.
«Come “alumnus” della Cattolica vedo in questa collaborazione tantissime potenzialità – ha detto Verri –. Per l’Università rappresenta un modo per consolidare il proprio network. Per Matera, viceversa, avere un partner di tale portata rappresenta una grande opportunità, se vuole essere protagonista di un progetto a lungo termine e attestarsi come hub fondamentale della cultura contemporanea».