Immettere professionalità di altissimo livello bel settore agroalimentare, che è il secondo produttore di Pil in Italia. È questo l’obiettivo già raggiunto da Agrisystem che lo scorso 24 febbraio ha conferito, nell’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il titolo di dottore di ricerca per il sistema agroalimentare per 17 giovani ricercatori dell’Università Cattolica che hanno raggiunto questo prestigioso obiettivo. A dare loro il proprio saluto il presidente della Fondazione Giacomo Marazzi e Lorenzo Morelli, preside di Agraria e membro del comitato direttivo della scuola di dottorato.
«In questi anni abbiamo diplomato 48 dottori, a cui si aggiungono 59 dottorandi che stanno svolgendo il percorso di studio: si tratta di una risorsa importante per il territorio – ha sottolineato Morelli – che deve essere adeguatamente valorizzata. È importante immettere sul mercato 17 professionalità ad altissimo livello in un settore, quello agroalimentare, che è il secondo produttore di Pil in Italia».
Agrisystem rappresenta una proposta unica nel panorama europeo. Tre facoltà che si integrano per produrre una formazione di terzo livello tutta dedicata al sistema agroalimentare. «Ringrazio a nome della Scuola i ragazzi che oggi diventano dottori, per l’impegno e la dedizione profusa durante il loro percorso formativo. E - conclude Morelli - ringrazio le loro famiglie, che insieme a noi, hanno investito su questi ragazzi».
Agrisystem, promossa dalle facoltà di Agraria, Economia e Giurisprudenza della sede piacentina dell’Università Cattolica, ha tra i suoi punti di forza l’interdisciplinarità e l’internazionalità, che attribuiscono a questo percorso di studi – come ha sottolineato Giacomo Marazzi - «un carattere innovativo ed elementi di competitività che i giovani hanno l’opportunità di acquisire».
La cerimonia ha avuto come momento centrale la lectio di Luigi Costato, docente emerito di Diritto dell’Unione europea all’Università di Ferrara, che è intervenuto su "Il diritto agrario e alimentare fra norme nazionali, dell’Unione europea e della WTO" e, chiudendo il suo intervento, ha sottolineato che «malgrado le crisi che l’Europa ha attraversato e sta attraversando, si fa fatica a pensare di fare a meno del sistema europeo. Un sistema che ci ha dato benefici straordinari».
Studenti e docenti si sono poi spostati nell’attiguo cortile di palazzo Rota Pisaroni, sede della Fondazione, per il tradizionale lancio dei "tocchi”. Tra i 17 giovani ci sono tanti progetti per il futuro, tra ricerca internazionale, lavoro in università e contatti con aziende private, ma anche un po’ di malinconia per aver condiviso quest’esperienza insieme, ormai giunta al termine.