Un passaggio ideale di consegne tra la prima e la seconda edizione del master di secondo livello in Diritto penale dell’impresa (Midpi). Era questo il senso del convegno organizzato il 18 dicembre nella cripta aula magna di largo Gemelli a Milano, intitolato: Il diritto penale d’impresa: problemi attuali e prospettive di riforma. L’iniziativa si è collocata a conclusione della prima edizione del master, che ha riscosso notevole apprezzamento tra gli oltre trenta studenti. Un successo decretato anche dal numero di iscritti alla seconda edizione, che ha preso avvio il 10 gennaio.
Al convegno, introdotto da Gabrio Forti, preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, docente di Diritto penale e Criminologia e direttore del Csgp, e presieduto da Mario Romano, professore emerito di Diritto penale nella stessa facoltà, hanno partecipato Sergio Seminara, docente di Diritto penale nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia, Luigi Orsi, Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, e Francesco D’Alessandro, docente di Diritto penale commerciale nella facoltà di Economia dell’Università Cattolica. A conclusione dei lavori, ha tenuto una relazione Giovanni Canzio, presidente della Corte d’Appello di Milano, nonché docente alla facoltà di Giurisprudenza del nostro ateneo.
L’incontro tra il mondo accademico e gli esponenti della magistratura ha testimoniato la natura e l’impostazione didattica del master, che si caratterizza per l’interdisciplinarietà, l’approccio dialogico, la docenza dei maggiori esperti italiani di Diritto penale economico, nonché per la costante attenzione agli orientamenti giurisprudenziali e al mondo delle professioni legali. Il master offre, infatti, la possibilità ad alcuni dei corsisti di svolgere stage presso primari studi legali e uffici legali di imprese. Organizzato dal Centro Studi “Federico Stella”, il corso si colloca nell’alveo della lunga e scientificamente proficua esperienza maturata dall’ateneo in materia di Diritto penale dell’economia fin dagli anni trenta quando la cattedra di Diritto penale commerciale era tenuta da Giacomo Delitala. L’Università Cattolica è stato il primo ateneo italiano a prevedere un corso di Diritto penale commerciale.
Durante il convegno si è analizzato il sistema estremamente complesso del diritto penale dell’impresa, formula con la quale si usa ricomprendere i settori del diritto penale societario, finanziario, tributario e fallimentare. In particolare, nel corso della prima parte, intitolata Il diritto penale societario oggi, si è operata un’analisi approfondita della normativa vigente che, dopo la riforma del 2002, costantemente criticata dalla dottrina, si mostra particolarmente bisognosa di un serio intervento volto a restituire effettività e funzionalità alla legislazione in parola. La riforma del 2002 ha infatti dato luogo a un sistema largamente inefficace, caratterizzato da un trattamento sanzionatorio eccessivamente mite, da norme contraddittorie e di difficile applicazione sul piano pratico, anche a causa della estrema difficoltà di giungere all’accertamento dei reati a fronte di tempi di prescrizione assai brevi. In sostanza, come si è efficacemente sostenuto, con tale intervento il legislatore sembrerebbe di fatto aver rinunciato o, quanto meno ostacolato, la punizione dei reati societari.
Nella parte del convegno dedicata a la tutela della “verità” come presidio dell’attività economica, si è osservato che, nonostante negli altri settori del diritto penale economico si riscontri un assetto diametralmente opposto a quello del diritto penale societario e caratterizzato da un apparato sanzionatorio estremamente severo, anche tali settori mostrino l’esigenza di profonde riforme. La trasparenza delle informazioni e la veridicità dei dati finanziari, fondamentali per il buon funzionamento di un mercato finanziario evoluto, si rivelano, infatti, sforniti di una tutela realmente efficace. Tale situazione non può essere, però, solamente imputata ai difetti del diritto penale, poiché è l’intero sistema a essere in crisi, a cominciare dai controlli endosocietari, passando per il ruolo svolto dalle Autorità di Garanzia, che presenta alcune problematicità di non poco momento. Tutto ciò ha di fatto condotto a una “ritirata” del controllo statale sul mondo dell’impresa, situazione che ha – complice la perdurante crisi economica – permesso altresì alla criminalità organizzata di infiltrarsi sempre più pervasivamente nel tessuto economico del Paese.
Se di fronte a tale scenario il compito principale spetta indiscutibilmente al legislatore, un ruolo fondamentale può – e deve – essere, però, svolto anche dalla formazione universitaria. Finché il diritto penale d’impresa resterà materia di “nicchia”, studiata poco approfonditamente, continuerà a essere un’arma spuntata. È invece necessario che esso diventi patrimonio scientifico comune di tutti coloro che entrano in contatto con il mondo dell’impresa ed è proprio questo l’obiettivo che si prefigge il master in Diritto penale dell’impresa organizzato dal Centro Studi “Federico Stella”.
A conclusione del convegno si è svolta la cerimonia di premiazione degli studenti della prima edizione del Master, a cui è stato consegnato il diploma dal professor Forti. È stato, altresì, conferito a uno degli studenti il premio dell’Associazione dei componenti degli organismi di vigilanza ex d.lgs. 231/2001 (Aodv) che ogni anno, come la borsa di studio offerta dallo studio legale Isolabella della Croce, sono assegnati agli studenti più meritevoli del corso.