Per quindici giorni sarà al centro dell’attenzione mondiale per The floating piers, l’opera di Christo che ci farà camminare sulle acque del lago d’Iseo, unendo la terraferma a Montisola. Ed proprio sull’isola più grande dei laghi europei che vive Sara Ribola, studentessa della laurea magistrale in Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane alla sede di Brescia dell’Ateneo, che all’opera dell’artista bulgaro-americano dedicherà la sua tesi di laurea.
Il titolo concordato e depositato con il professor Pierluigi Malavasi è "Formazione e valorizzazione delle risorse umane: un caso emblematico". «Quando ho pensato all'argomento della tesi la scelta è ricaduta sul tema dello sviluppo delle risorse umane» racconta Sara. E subito ho preso in esame l’evento che collegherà per quindici giorni la terraferma con Montisola, il paese dove abito. In modo particolare, ho pensato alla metafora del ponte, emblema del collegamento, della connessione tra la formazione e lo sviluppo delle risorse umane».
Come sottolinea la studentessa bresciana, l’artista, parlando del suo progetto, afferma che l'opera non è il ponte in sé ma sono le persone, l'acqua, il paesaggio. «Allo stesso modo un'organizzazione non è tale se non tiene conto di coloro che la compongono». Sono 500 sono i lavoratori assunti a tempo determinato per l’occasione: 170 sono bagnini, senza contare il personale coinvolto nel montaggio dell'opera e l’azienda che ha prodotto i pannelli che formano la passerella.
«Christo intende la sua opera come un ponte tra la rigidità della terra e la fluidità delle acque. Io paragono la sicurezza della terra ferma alla formazione, elemento di base per ogni azione umana: dà solidità sicurezza. La fluidità delle acqua richiama invece i vari ambiti su cui la formazione va a operare e che senza un'adeguata formazione sarebbero instabili e pericolosi».
Quello a cui si potrà assistere è un evento internazionale che darà una grande scossa al turismo locale. «Molto bello il momento dell'apertura quando a metà percorso si sono incontrati gli abitanti di Sulzano e quelli di Montisola» racconta Sara. «Due comuni uniti per un unico grande evento che porterà sul lago d’Iseo turisti da tutto il mondo. Non ci resta che attendere il nostro turno per camminare sulle acque».