Un sentiero invisibile lega due giornate molto particolari in programma la settimana prossima in Università Cattolica. La prima è il “Día Negro”, un evento nato casualmente 14 anni fa, quando il professor Dante Liano, docente di Letteratura Ispano-americana, pensò di riunire scrittori di lingua spagnola attorno a un tavolo per discutere sulla fortuna del genere poliziesco e le sue derivazioni: thriller, giallo, noir.
Quello che era nato come un avvenimento unico, diventò, poi, una tradizione. Con la collaborazione dell’Istituto Cervantes, anno dopo anno si sono succeduti i migliori giallisti spagnoli e ispano-americani, da Lorenzo Silva a Alicia Giménez Bartlett, da Paco Ignacio Taibo II a Luis Sepúlveda, i cui interventi sono stati sempre molto apprezzati dagli studenti, accorsi numerosi alle tavole rotonde. Inoltre, si pensò, spinti dall’entusiasmo di Luca Crovi, ex-allievo della Cattolica e grande esperto di gialli italiani, di presentare anche una tavola rotonda sul giallo italiano contemporaneo, e anche questo evento ha riscosso grande successo, grazie al vulcanico entusiasmo di Crovi.
Quest’anno, il “Día Negro” si svolge martedì 8 maggio e presenta due scrittori spagnoli, Lorenzo Luengo e José Carlos Somoza, autori ormai consacrati del genere, che dialogheranno, nella prima parte della mattinata, con Dante Liano.
La seconda tavola rotonda, quella italiana, si presenta molto attraente, con personaggi che hanno investigato delitti realmente verificatisi: il Colonnello Federici, decorato per aver risolto diversi efferati crimini, il noto criminologo Alessandro Meluzzi e Lorenzo Beccati, esperto di scrittura televisiva.
Il “Día Negro” era nato pure come un omaggio a Paco Ignacio Taibo II, che ogni anno organizzava, a Gijón, una variegata e prestigiosa “Semana Negra”, con più di cento scrittori alla volta. Per una somma di coincidenze, venerdì 11 maggio, lo stesso Paco sarà in Cattolica e dialogherà con il professor Dante Liano del suo nuovo romanzo Redenzione, pubblicato in Italia da “La Nuova Frontiera” in anteprima mondiale.
La varietà d’interessi di Taibo II darà luogo a un approccio molto vasto alla realtà latinoamericana contemporanea, in modo particolare a quella del Messico, dove lo scrittore partecipa vivamente nella vita civica del paese.