Il bilancio sociale dell’Opera San Francesco per i Poveri di Milano (Osf) evidenzia un’opera unica del capoluogo lombardo: un’organizzazione benefica storica che offre ogni giorno un aiuto rilevante e indispensabile per migliaia di persone, come mostrano i numeri dell’attività svolta nel 2011. Il volume, realizzato con la consulenza dell’Altis, è stato presentato il 12 giugno in aula Pio XI di largo Gemelli 1 a Milano.
Il Bilancio Sociale 2011 mostra due novità: un capitolo è stato dedicato interamente alla famiglia, tema del settimon incontro mondiale delle famiglie alla presenza di Papa Benedetto XVI. Ogni giorno OSF accoglie famiglie provate dalle difficoltà, spesso lasciate sole ad affrontare situazioni di forte disagio o di impoverimento. Sono state raccolte alcune testimonianze-racconti in cui si intrecciano ricordi, difficoltà, solitudini, nostalgie e tenaci speranze.
La seconda novità è legata a un nuovo dato metodologico inserito nel bilancio: per la prima volta è stato stimato il valore restituito dei servizi offerti da Osf. Questo dato permette di rilevare quanto Osf sia stata in grado di "moltiplicare" partendo dalla generosità dei donatori. Si è calcolato che per ogni euro generosamente ricevuto dai donatori, Osf restituisce ai poveri un aiuto di 2,38 euro, con un rendimento della donazione del 238%. Nel corso dell’anno 2011, il totale del valore creato da Osf in prestazioni donate ai bisognosi ammonta a 12,8 milioni di Euro.
«Il bilancio sociale – ha spiegato il professor Marco Grumo, curatore dell’opera - mostra in particolare come Osf rappresenti un significativo esempio di impresa sociale moderna, capace di coniugare efficacemente carità, generosità, sussidiarietà e buona gestione. Una best practice per l’Italia e per l’Europa costruita intorno ai concetti di professionalità, innovazione e credibilità, ma anche in controtendenza rispetto all’andamento della maggior parte delle organizzazioni non profit, non solamente italiane: infatti, nonostante la crisi in atto, Osf ha visto aumentare anche nel 2011 le proprie donazioni dai privati e dalle imprese, ha visto aumentare la propria raccolta del cinque per mille, ma anche le ore di volontariato, il tutto in un contesto in cui le entrate pubbliche pesano solo lo 0,4% del totale delle spese sostenute per aiutare i poveri».
Secondo Grumo Osf costituisce un modello virtuoso capace di realizzare ogni anno importanti volumi di aiuto senza tuttavia cadere nella spersonalizzazione o nella standardizzazione della relazione; un modello costruito con sapienza intorno ad alcuni aspetti fondamentali: il carisma dei frati cappuccini, la centralità del povero, l’attenta gestione delle persone, ma anche l’innovazione continua dei servizi, dei processi e dell’organizzazione, la comunicazione e la trasparenza esterna.