Il Congresso di Vienna ha compiuto 200 anni e la capitale austriaca ha dedicato allo storico evento la Conferenza internazionale “The Congress of Vienna and its global dimension”. L'Italia era presente con due studiosi, uno dei quali della Cattolica: la professoressa Beatrice Nicolini ha partecipato al panel: Slave Trade and its Abolition con la relazione su nuove riflessioni riguardanti la tratta degli schiavi in seguito ai trattati successivi al Congresso di Vienna.
Molti i relatori provenienti soprattutto dal mondo latino-americano e dal Nordamerica. Molte anche le ricerche nuove illustrate, e incentrate sui rapporti tra politica e economia globali. Notevole la Lectio nella Grosse Festsaal dell'Università di Vienna di Immanuel Wallerstein, Princeton University, sul concetto di egemonia e processi egemonici nella storia, alla presenza del presidente della Repubblica austriaca e dei presidenti di Costa Rica e della Repubblica Dominicana.
Dai lavori della conferenza è emerso che la visione globale di questi 200 anni di anniversario dalla firma dei trattati a Vienna è fondamentale e urgente per iniziare a contrastare fenomeni quali il progressivo indebolimento delle materie umanistiche nell'accademia globale. Il richiamo a uscire dagli ambienti universitari e accademici e influire sui percorsi politici e sociali per dimostrare il ruolo e le attività di ricerca è stato forte. Si trova qui il link della Conferenza i cui atti verranno pubblicati da Cambridge University Press in seguito a ulteriore selezione da parte del Comitato scientifico.
MILANO
Vienna, il Congresso compie 200 anni
Alla conferenza internazionale dedicata al compleanno dello storico accordo di pace ha partecipato anche una studiosa dell’Università Cattolica. Un simposio che ha messo in luce la necessità per gli studi umanistici di uscire dall’accademia