di Angela Sacchi *
Grazie alla Cattolica sono stata prima in Germania e poi in Canada, ma è a Parma che ho trovato una vera esperienza internazionale quotidiana. Dal gennaio scorso ho iniziato infatti il mio tirocinio all’Autorità europea per la Sicurezza alimentare (Efsa) che ha sede nella città emiliana. Avevo presentato domanda nell’ambito del programma di dottorato Agrisystem, su suggerimento del professor Ettore Capri, non sapendo se il mio profilo sarebbe stato preso in considerazione tra più di 450 concorrenti. Ma ce l’ho fatta: sono stata selezionata per svolgere un’esperienza formativa nella divisione che si occupa della valutazione del rischio dei prodotti fitosanitari e i loro residui, Plant Protection Products. La mia formazione nel settore della biologia-ecotossicologia e il mio progetto di dottorato sono state la chiave battere la concorrenza. La selezione, infatti, avviene sulla base del curriculum e delle pubblicazioni presentate, ma ancor di più sull’attinenza dei temi che si affrontano durante il PhD: gioca un ruolo determinante quanto siano prossime a quelle dell’unità per cui si fa richiesta e per il progetto con cui ci si dovrà confrontare.
Una nuova opportunità, dunque, dopo quelle che il dottorato della Cattolica mi ha offerto all’Ufz di Lipsia in Germania e all’Inrs in Quebec. In particolare sono coinvolta nel processo di valutazione del rischio dei pesticidi e dell’adozione di opinioni presentate poi in Commissione europea, elaborate in uno stretto processo collaborativo fra lo staff scientifico di Efsa e gli esperti scientifici che provengono da vari paesi europei con esperienza nel settore. Nell’Agenzia europea sto imparando tantissime cose: lavoro in un ambiente multiculturale con persone provenienti da tutta Europa e con storie ed esperienze molto interessanti alle spalle. Ritrovarsi per una pausa caffè o per il pranzo con un officer di Efsa è sicuramente un’occasione per allargare i propri orizzonti. Sotto la guida del mio advisor seguo prevalentemente due linee di attività: una si rivolge alla logistica e organizzazione di un Workshop in programma a Parma e l’altro riguarda la compilazione di un database. È un periodo di lavoro molto intenso dove si lavora a contatto con professionisti preparatissimi, coinvolti attivamente nelle questioni europee. Un modo concreto per sperimentare da vicino come funziona la macchina dell’Unione europea.
* dottoranda al terzo anno all’Istituto di Chimica agraria e ambientale, sede di Piacenza.