Quanto di milanese c’è nel mondo di Sanremo? Mentre scriviamo stiamo celebrando gli ascolti stellari della prima serata, un grande target tra laureati e la giuria demoscopica della prima serata premia Le Vibrazioni, i milanesi pop rock Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Marco Castellani e Alessandro Deidda che portano il brano Dov’è, tensioni rock e grande respiro pop che si esprime e si disegna a partire dalla vita milanese dalla vita grigia della metropoli: ‘il cielo rosso, l’orizzonte, il polline che vola, i sorrisi ricambiati dei vicini’ hanno tutto il sapore meneghino. Del resto vi ricordate la immensamente Giulia che camminava sui navigli?
Per una band al top un altro meneghino Morgan invece si qualifica per ora in fondo, propone con Bugo, al secolo Christian Bugatti nato a Rho nel 1973, con Sincero, una ballata molto anni 80 che dispiega nell’evento sanremese dettagli della quotidianità, sin travede anche qui la casa di Milano, "un bar che sarà la tua chiesa, la palestra da sudare"?
Alessandro Mahmood ha preso il volo lo scorso anno, è uscito con il nuovo singolo Rapide, è il cantante di Gratosoglio e vive a NoLo, il nuovo quartiere Nord Loreto, quest’anno ha scritto la bella canzone Andromeda di Elodie. Tocca stasera poi al favorito dai pronostici Paolo Jannacci, figlio del grande medico. Un milanese d’adozione è il poliedrico Achille Lauro anche protagonista a fine gennaio di una performance in strada, in Piazza Duomo. Scorriamo ancora i campioni. Diodato, nato ad Aosta, ha origini pugliesi è stato a lungo in Svezia e oggi vive anche lui a Milano. Riki, al secolo Riccardo Marcuzzo è nato a Segrate classe 1992.
A fronte di annate con una Sicilia che stravinceva, si realizza così un quasi 30% della presenza tra i big della canzone di questa rassegna, ma sotto i riflettori e dietro le quinte della ribalta luccicante si muove a Milano un terreno fertile e un carillon di presenze molto eclettico. Si potrebbe tracciare una storia lontana, da Memo Remigi di Innamorati a Milano, passando per la Via Gluck di Adriano, per la Milano e Vincenzo di Alberto Fortis, per le Luci a San Siro di Roberto Vecchioni e la Milano di Lucio Dalla.
Più recentemente abbiamo sentito cantare e raccontare la nostra metropoli da Luca Carboni, Michele Bravi, Baustelle, Thegiornalisti, Brunori sas. Esiste un brano di Calcutta, Sorriso Milano Dateo, che celebra la fermata del passante ferroviario; nel romanticismo del ricordo troviamo Arisa e La Scapigliatura con la bella Rincontrarsi un giorno a Milano. Gigi D’Alessio parla di Milano da Napoli come unica capitale europea, con Emis Killa e i Coma_Cose dicono che la Darsena è meglio della Costa Azzurra. Tricarico e De Gregori lamentano che “A Milano non c’è il mare” e infine per tornare in Riviera, manca all’appello – ma la ritroviamo nella serata cover con la Lamborghini - Myss Keta con la sua hit Le ragazze di Porta Venezia.