La più importante manifestazione italiana di teatro sacro si caratterizzerà anche quest’anno per i grandi numeri: 26 giornate di performance, 18 spettacoli, 54 repliche, con la partecipazione complessiva di oltre 40 artisti. La novità di quest’anno è lo sbarco del festival anche in città. Dopo le valli bresciane e il Sebino ha aderito all’iniziativa anche il Comune di Brescia, che ospiterà una sezione creata ad hoc, Scene sacre in città dal 15 al 21 marzo, a cui seguirà Terra di Passione, dal 21 marzo al 10 aprile.
La rassegna si è aperta con il grande attore Sandro Lombardi che presso l’auditorium Santa Giulia di Brescia ha interpretato Erodiàs di Giovanni Testori. Si segnala anche un evento di importanza internazionale: la prima ed esclusiva italiana di Misterio del Cristo de los Gascones messo in scena dal Nao d’amores Teatro di Segovia nel Duomo Vecchio il 18 e 19 marzo. Interessante un progetto inteso come «unico nel suo genere»: Mariano Dammacco è il regista di Rock Passion Live, performance in cui saranno coinvolti i fabbri di Bienno, gli scalpellini di Braone e i lavoratori della Tassara, insieme con gli allievi dell’Accademia d’Arte e Vita (20 e 21 marzo). Infine degna di nota quella che si propone come la produzione di maggior impatto emotivo: Ecco l’uomo: il processo a Cristo, testo di Claudio Bernardi, regia di Sara Poli, ospitato presso la casa di reclusione Brescia di Verziano (21 marzo).
Terra di Passione inizialmente si rivolgerà al mondo femminile con Le donne del Vangelo a cura dell’Associazione Culturale Almadeira, nella Chiesa di Santa Maria del Mercato a Iseo (21 marzo). Interessante L’abbandono alla Divina Provvidenza di Alessandro Berti, che vuole proporre un cammino spirituale per gli spettatori, invitati, partendo dalla conoscenza di se stessi, al «raggiungimento di uno stato di pura fede» (dal 22 al 26 marzo). Carlo Susa, docente allo Stars della Cattolica, ha curato un progetto comunitario che si concluderà con la messinscena de Il premio dei quattro: la comunità di Zone fa rivivere le vicende di coloro che «misero per iscritto “la più grande storia mai raccontata”: la storia della Passione di Cristo». Infine si fa notare la partecipazione dei Sacchi di Sabbia con La passione di Clermont-Ferrand, incentrata sulle ultime ore della vita di Gesù.
Uno spazio nel ricco calendario delle manifestazione è occupato anche dall’Associazione culturale Elea, formata da studenti ed ex studenti dell’Università Cattolica che proporranno “Stomaco vuoto”, esito del laboratorio di Performance sociale condotto presso la comunità “Il Calabrone” di Collebeato. «Spettacolo e cena si confondono, performers e spettatori si mischiano, tempo e spazio si mescolano nella creazione di ambienti diversi, di spazi privati e pubblici, di più passioni: la passione del cibo, la passione degli uomini, la passione del tempo, la passione della Passione stessa – spiega Ermanno Nardi coordinatore di Elea -. Una drammaturgia del cibo che si intreccia con frammenti di vita quotidiana, una passione contemporanea in cui i momenti della passione cristiana si celano, prendono forma nelle immagini, nei tatuaggi, nelle cicatrici, nelle le storie, nei racconti di tutti i giorni».