Al museo per perfezionare la lingua tedesca, inglese, francese e spagnola, ma anche per misurarsi con il mondo del lavoro. È quello che hanno fatto Agnieszka, Elvira Carlotti e Sara Merigo (nella foto), studentesse della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere grazie a un progetto di mobilità studentesca promosso dal Centro Studi sul Turismo dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Centro di Traduttologia dell’Università di Vienna, coordinato da Alessandra Lombardi, docente di Lingua tedesca. Lo stage è stato sovvenzionato dal programma Erasmus-Placement e verrà riconosciuto nel percorso di studio delle tre partecipanti.
Nei loro racconti traspare già una certa nostalgia per le giornate trascorse fra le mura antiche del Kunsthistorisches Museum, museo di storia dell’arte, e del Naturhistorisches, museo di storia naturale, fiore all’occhiello della città di Vienna. È qui che per tre mesi le tre stagiste hanno collaborato alle attività organizzative e gestionali dei due musei dando il loro contributo nell’allestimento di mostre, nella gestione dei contatti con la stampa internazionale e nella traduzione di flyer illustrativi dei tesori esposti nelle sale.
«A me è stato affidato il compito di stabilire i contatti con i tour operator italiani e inglesi e tradurre un questionario di gradimento che ho poi sottoposto ai visitatori e di cui ho elaborato i risultati in una relazione dettagliata con tabelle e grafici - racconta Elvira, che ha svolto lo stage al Kunsthistorisches Museum -. Questo tipo di mansioni non mi ha permesso soltanto di migliorare la mia competenza linguistica, ma anche di affinare le mie conoscenze informatiche».
Per Sara, che ha svolto lo stage nello stesso museo, è stata la realizzazione di un sogno. «Da tempo cullavo il desiderio di tornare a visitare i musei viennesi e lavorare proprio lì. È stata davvero una grande soddisfazione che spero mi possa aiutare nella mia carriera lavorativa. Sono stata assegnata alla galleria d’esposizione e qui ho collaborato all’allestimento di mostre e curato le relative pubblicazioni, facendo così molte traduzioni».
Stesso aspetto esteriore ma con collezioni di storia naturale per la sede dello stage di Agnieszka Moscibrodzka (a destra nella foto), il Naturhistorisches Museum, che si trova di fronte al museo di storia dell’arte e come questo si affaccia su Maria-Theresien-Platz. «Mi è piaciuto moltissimo lavorare in uno dei dieci musei più belli al mondo e vorrei già tornarci. Sono stata inserita nella sezione PR e Marketing e mi sono occupata di traduzioni e di elaborazione dati – racconta la studentessa quasi prossima alla laurea magistrale in Management internazionale - così ho avuto la possibilità di migliorare altre lingue oltre al tedesco. È stato interessante anche conoscere le strategie comunicative messe in campo per promuovere l’offerta museale e attrarre nuovi visitatori, come l’apertura serale del museo sulla scia di Ben Stiller “Una notte al Museo”, con visite guidate a luci spente che terminavano dopo la mezzanotte sul tetto dell’edificio ottocentesco con una suggestiva vista panoramica sulla città. Un’esperienza davvero unica per i visitatori, che ha avuto notevole successo di pubblico così come i compleanni al museo o i numerosi laboratori proposti ai bambini». Non sono mancati anche momenti divertenti ed esperienze originali, racconta Agnieszka. «Durante il giorno di chiusura al pubblico del museo, nelle sale d’esposizione è stato organizzato un corso di ginnastica per il personale, mirato a migliorare la postura e a favorire il rilassamento».
La strada verso Vienna è ormai aperta ad altri studenti della facoltà di Scienze linguistiche, in attesa di realizzare anche la seconda parte del progetto: riuscire a portare negli enti culturali bresciani gli universitari viennesi.