Un percorso sperimentale in grado di monitorare e ottimizzare la gestione delle liste di attesa nei in sanità finalizzato al miglioramento della qualità e delle prestazioni erogate ai cittadini. È questo in sintesi il cuore di “Listattiva”, il progetto ideato per fornire supporto e per monitorare i pazienti che sono in lista di attesa per prestazioni sanitari e ospedaliere premiato al Forum PA 2011 e dall'Associazione Italiana Cultura e Qualità. L’originale progetto, condotto dall´Istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma, diretto da Walter Ricciardi, in collaborazione con la ASL Pieve di Soligo (Veneto) è stata giudicata una delle dieci migliori esperienze a livello nazionale nell’ambito di tutta la Pubblica Amministrazione, all´interno della Sessione "10x10: Dieci storie di qualità" del Forum PA, che si è svolto il mese scorso a Roma.
L’obiettivo del progetto è quello di ottimizzare la gestione e la riduzione delle liste di attesa per le prestazioni in regime ambulatoriale mediante l’applicazione di metodologie avanzate delle migliori esperienze nazionali e internazionali. Questo sistema di gestione attiva delle liste, attuato con successo in Danimarca, Svezia e Spagna, è stato realizzato nel 2008 dall’Istituto di Igiene della Cattolica e dalla AULSS TV-7 Pieve di Soligo per la gestione attiva dei soggetti in lista di attesa con classe di priorità C (entro 180 giorni) per le visite ambulatoriali di cardiologia, oncologia, oculistica e angiologia. Lo studio è stato realizzato su un campione di 505 pazienti selezionati tra quelli a circa 90 giorni dall'esecuzione preventivata che sono stati intervistati telefonicamente dal personale infermieristico addetto della ASL sulle modalità della prenotazione, l’accessibilità ai servizi e la posizione in lista, allo scopo di monitorare lo stato di salute e, eventualmente, riclassificare il soggetto all'interno delle classi di priorità.
Ulteriore obiettivo del progetto era quello di aggiornare le liste in base alla volontà del cittadino di eseguire la prestazione e di essere raggiunti da un “remind telefonico di cortesia” attraverso il quale si ricordava al paziente la data dell’appuntamento in prossimità della visita. L'iniziativa ha registrato oltre il 96% di gradimento negli intervistati, una migliore gestione dell’attività ambulatoriale con la razionalizzazione degli interventi e la riduzione dei cosiddetti drop-out, cioè del numero di pazienti che non si presentano alla visita nonostante questa fosse stata prenotata.
Per valutare la qualità dell'intervento, è stato condotto uno studio pre-post, utilizzando come campione rappresentativo pazienti in ambulatorio cardiologico (367 utenti, tra i quali quelli oggetto della gestione attiva) e come "controllo" pazienti in ambulatorio fisiatrico (379 utenti). La variabile di esito misurata, proponendo un questionario anonimo, è stata la qualità percepita del Servizio Sanitario Regionale (SSR), prima e dopo l'implementazione del programma di gestione attiva delle liste di attesa. Questi i risultati: nella fase pre-implementazione, il 52% e il 41% del campione, nel gruppo di intervento e, rispettivamente, in quello di controllo, hanno dato un giudizio positivo sul SSR. Nella fase post-implementazione, nel gruppo di intervento è stato registrato un incremento dal 52% al 53.5% nel giudizio positivo. Nel gruppo di controllo, viceversa, si è registrato un decremento dal 41% al 34% nel giudizio positivo sulla qualità percepito del SSR. L'applicazione del test del Chi2 ha mostrato una differenza statisticamente significativa nel pre- e nel post- tra i due gruppi, relativamente alla variabile indagata (Chi-2: 5,74; df:1; p-value<0,05).
In molti Paesi, liste di attesa non appropriate rispetto ai bisogni della popolazione si associano a un giudizio più basso sull'assistenza, ma sono anche associate alla compromissione dello stato di salute dei cittadini in lista, che potrebbero ricevere minor beneficio da cure meno tempestive. «L'esperienza Listattiva - ha dichiarato Antonio Giulio de Belvis, ricercatore dell´Istituto di Igiene e coordinatore del progetto - sottolinea che, pur nella consapevolezza della necessità di strategie globali per la riduzione delle liste di attesa, un SSR più vicino all'assistito determina un significativo miglioramento nel grado di qualità percepita. Questo premio inoltre – ha aggiunto de Belvis – è un riconoscimento di particolare valore perché riguarda un progetto finalizzato al miglioramento della qualità e delle prestazioni erogate all’utenza».
La giuria del Forum PA nella motivazione del premio assegnato ha inteso valorizzare la joint-venture di sperimentazione gestionale tra ricerca e assistenza di un sistema diffuso nei Paesi scandinavi e per la prima volta attuato nei Paesi mediterranei.