L’emergenza coronavirus ha messo in standby anche il primo TEDx targato Cattolica. Tutte le attività e gli eventi sono sospesi e non poteva essere diversamente per l’iniziativa nata dall’idea di un gruppo di studenti dell’Ateneo, che si sarebbe dovuta svolgere il 1° marzo, dedicata al tema Time.
«Questa situazione ha fatto riflettere tutti» commentano Matteo Bonadies e Matteo Scalabrini, organizer di TEDxUNICATT. «Ci siamo trovati davanti a due opzioni: fermarci o reagire e abbiamo capito che la nostra missione, in quanto TEDx, è diffondere idee, non paura, speranza, non sconforto, soprattutto in un momento del genere».
Così è stata fatta di necessità, virtù. Davide Marelli, responsabile dei canali social dell’evento, ha lanciato la #20daystedxchallange: guardare un TED al giorno, per togliere la noia di torno, impiegando in maniera costruttiva anche solo una piccolissima parte del tempo che per forza di causa maggiore ci siamo ritrovati a disposizione.
Un invito a stare a casa sì, ma continuando a pensare, a porsi delle domande e a cercare le risposte, rivolto a tutta la community TEDx (utenti e pagine ufficiali).
Nei prossimi giorni anche gli speaker potranno dare il proprio contribuito consigliando ai follower una canzone, un libro, un film, una ricetta, un hobby.
L’obiettivo è fare in modo che la quarantena sia non solo un dovere, ma anche una scelta e perché no, a tratti, anche un piacere; imparare a trasformare le difficoltà in opportunità, riscoprendo il valore delle cose, dei momenti e delle persone che troppo spesso diamo per scontato.
Non sappiamo ancora quando ma torneremo ad abbracciarci, più forti e sicuramente più consapevoli di prima.