Le studentesse di Lingue alle prese con i costumi di ShakespeareUn viaggio tra cinema e letteratura, terminologia e officina delle arti attraverso la preziosa bellezza dei costumi di scena di Romeo e Giulietta e de La bisbetica domata.

Dal 27 settembre è aperta in Cattolica la mostra “Shakespeare e i costumi di scena di Zeffirelli” dove sono esposti  venti modelli realizzati per i film del grande regista. Pizzi, perle, tessuti broccati, ricami per riprodurre il vestiario dei personaggi dell’epoca  nel solco della migliore tradizione artigianale italiana: la Fondazione Cerratelli, che ha realizzato tra gli altri anche i costumi dei film di Zeffirelli, è  partner di questa iniziativa insieme alla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e all’Osservatorio di Terminologie e politiche linguistiche.

La mostra del prezioso patrimonio dei costumi creato da Danilo Donati si colloca in Cattolica come quarto appuntamento del ciclo “Shakespeare 2016” in occasione dei 400 anni dalla morte del grande drammaturgo inglese e, esponendo opere di altissima sartoria insignite da Oscar, vuole mettere in dialogo terminologie e linguaggi con i mestieri legati al costume, quale chiave d’accesso a professioni d’arte sempre apprezzate.

Infatti il costume, che rappresenta la maestria artigiana italiana, offre connessioni importanti con la ricerca linguistica e la mostra offrirà percorsi di analisi che valorizzano tutta la documentazione culturale, spunto di riflessione sia per gli studiosi, sia per i professionisti che realizzano i costumi.

All’iniziativa sono legati alcuni laboratori per gli studenti dell’ateneo che offrono un’esperienza inedita nel mondo del costume teatrale, attraverso la maestria e l’altissima professionalità della Fondazione Cerratelli. I laboratori coniugheranno teoria e pratica, lavorando con disegni, materiali e stoffe in un vero atelier teatrale o cinematografico ricostruito. Coordinati e diretti da due dei massimi esperti del settore a livello nazionale e internazionale, costituiscono un’occasione unica, insomma, che permette ai partecipanti di intrecciare conoscenze teoriche, una riflessione linguistico-culturale e un’analisi terminologica sul costume di scena.

A presentare la mostra sono stati lo scorso 27 settembre per l’Università Cattolica Arturo Cattaneo, docente di Letteratura inglese, e Maria Teresa Zanola, direttore dell’Osservatorio di terminologie e politiche linguistiche; Diego Fiorini e Floridia Benedettini della Fondazione Cerratelli.
Accompagna la mostra Ho vestito il re con il cencio da dare in terra (Qui la VERSIONE COMPLETA), il video appositamente realizzato dal regista Gianluca Fumagalli di cui qui pubblichiamo il teaser.