Martedì 17 novembre 2015, presso il Collegio Nuovo Joanneum, si è svolta la tavola rotonda La Casa comune: eredità dei nostri padri o prestito dei nostri figli?. Temi centrali sono stati il rapporto dell’uomo con la natura e l’utilizzo della “Casa Comune”, dal punto di vista economico, scientifico e culturale. Spunto delle riflessioni sono state l’Enciclica “Laudato si'’” di S.S. Papa Francesco e la recente Esposizione Universale di Milano. Nella sala Giovanni XXIII del Collegio Domenico Bodega, Preside della Facoltà di Economia, e Riccardo Negrini, Ricercatore della Facoltà di Scienze Agrarie, hanno tenuto due interessanti interventi sul tema proposto, con la partecipazione in qualità di moderatore di Flavio Felice, ordinario di Dottrine Economiche e Politiche della Pontificia Università Lateranense. I relatori hanno cercato di sensibilizzare – ognuno secondo il suo approccio – la giovane platea circa il problema ambientale, nelle sue diverse prospettive. Bodega ha voluto mettere in luce l’aspetto dello sfruttamento economico intensivo delle risorse ambientali e umane, un comportamento spregiudicato che non solo sta mettendo in ginocchio l’eco-sistema, ma che rispecchia una conflittualità sociale che colpisce maggiormente i soggetti più deboli: «Di fronte a queste problematiche, l’Enciclica “Laudato si'’” risveglia la coscienza dei cristiani e auspica un cambiamento di mentalità che possa riportare allo splendore la natura ed i rapporti tra gli uomini». Negrini ha posto invece l’accento sulla tematica alimentare: come si è sviluppato e come è cambiato il fabbisogno alimentare del nostro pianeta nel tempo? Fino a che limite possiamo spingere la nostra Terra? È possibile trovare un punto di incontro tra sfruttamento delle risorse e tutela dell’ambiente? Domande a cui non sempre si può dare risposta, ma che oggi più che mai sono alla base delle difficili relazioni tra economia, ambiente e uomo.