Con un valore di quasi 14 miliardi di euro, l'agro-alimentare della Lombardia rappresenta una fetta importante dell'intero sistema agricolo e alimentare italiano. Non solo importante, ma trainante visto che nel 2014 (ultimi dati disponibili) l'agro-alimentare lombardo è cresciuto dello 0,7% contro una diminuzione del 2,2% registrata a livello nazionale. Con questi numeri, l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava presenta il Rapporto 2015 sulla situazione e le prospettive del sistema agro-alimentare in Lombardia.

Il volume, voluto dalla Regione e realizzato da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi (DEMM) dell'Università degli Studi di Milano, coordinati dal professor Roberto Pretolani, e dell’Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare (SMEA) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona, coordinati dal professor Renato Pieri è ormai un appuntamento fisso per gli operatori delle filiere agro-alimentari. Anche perché, da anni, il Rapporto costituisce un contributo organico alla conoscenza delle caratteristiche di uno dei più importanti sistemi regionali nel panorama europeo.

Una prima parte del volume riporta l’analisi dei principali avvenimenti dell’anno (Expo 2015, avvio della riforma Pac, fine del regime delle quote latte) e delle prospettive del sistema a livello regionale e internazionale.

La seconda parte è invece composta da un ampio quadro di sintesi delle caratteristiche strutturali ed economiche del sistema, al quale seguono i capitoli dedicati all’analisi delle politiche agricole a livello comunitario, nazionale e regionale, con una fotografia della loro attuale configurazione e l’esame delle tendenze in atto.

Nella terza parte del Rapporto si considerano le principali componenti del sistema agro-alimentare: distribuzione al dettaglio, industria alimentare e agricoltura, comprendendo anche l’analisi degli scambi con l’estero.

Segue l’analisi dei fattori di produzione e, in particolare, degli impieghi di manodopera, dei mezzi tecnici, del credito agrario e del mercato fondiario.

Nella parte conclusiva si analizzano le filiere più significative delle produzioni vegetali e animali della Lombardia, con un' appendice dedicata alle produzioni realizzate con il metodo biologico con le informazioni dettagliate sulla loro importanza a livello regionale e il confronto con il quadro nazionale.