Il tema è stato oggetto di un pomeriggio di lavoro in occasione della presentazione del libro Formazione e innovazione. Il Master in Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative (Renata Viganò - Damiano Previtali, Edizioni Vita e Pensiero).
Il testo è frutto dell’elaborazione dei contenuti formativi ma soprattutto delle esperienze di project work realizzate nel corso della prima edizione del Master universitario di secondo livello attivato in partnership dall’Università Cattolica e dalla Scuola di Management per le Istituzioni Scolastiche, le Università e gli Enti di ricerca SUM del MIP - Politecnico di Milano.
Venerdì 19 novembre al tavolo di lavoro hanno partecipato, oltre ai corsisti e docenti, i rappresentanti dei principali sostenitori del progetto, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e la Regione Lombardia, che hanno confermato l’interesse ad un attivo coinvolgimento in questo percorso formativo.
Grazie ad un’impostazione che coniuga teoria e pratica, il progetto mostra evidenti risultati in termini di apprendimento e sviluppo di conoscenza che possono diventare patrimonio culturale e strumento di lavoro per tutto il sistema scolastico e formativo, in particolare nel contesto di mutamento e innovazione in cui si trova attualmente.
La provocazione del titolo proposto per i lavori è stata colta e sviluppata dai molteplici punti di vista dei relatori coinvolti: le diverse esperienze convergono nel confermare che la formazione è innovazione, in quanto è stimolo e motore verso nuove forme di sistematizzazione, diffusione e valutazione delle conoscenze.
La dott.ssa Ongaro, a nome del dott. Colosio Direttore dell’Ufficio Scolastico, ha aperto la riflessione puntando l’attenzione sul nuovo ruolo che il docente e il dirigente scolastico devono assumere, in un contesto in cui i sistemi cognitivi cambiano rapidamente e sulla necessità di una vision educativa chiara e condivisa. In questa direzione anche il dott. Formigoni, Dirigente della Struttura Sistema educativo e Istruzione della Regione Lombardia, che, confermando la centralità del carattere esperienziale di percorsi formativi, vede assumere importanza sempre crescente la gestione dell’innovazione tecnologica e la misurazione delle performances.
Particolarmente prezioso il contributo del dott. Dutto, che già da Direttore dell’Ufficio Scolastico aveva seguito personalmente l’avvio del master e tuttora ne è attivo interlocutore come Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il dott. Dutto ha guidato la tavola rotonda verso interessanti percorsi di approfondimento: quali i punti di contatto e quali le differenze tra management e leadership nella scuola, quali le implicazioni in termini di “obbligo dei risultati” e come si è evoluta la figura del Preside, oggi Dirigente scolastico, da “uomo di cultura” a “gestore” e, ancora, se questi due ruoli siano alternativi o complementari.
Infine, l’ottica di due interlocutori del mondo aziendale e delle istituzioni: la dott.ssa Di Ruscio, Direttore Generale di NetConsulting e il dott. Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Giovanni Agnelli, che hanno portato il punto di vista di un mondo produttivo che chiede alla scuola e all’education in generale un ruolo sempre più al passo con i modelli di leadership e management aziendale. Si avverte l’urgenza di dare adeguata realizzazione alle potenzialità che l’autonomia scolastica offre, in termini di relazione con il territorio, di capacità gestionale e assunzione di responsabilità, ma anche di leadership educativa adottando strumenti adeguati di delega di funzioni e di valutazione dei risultati
In definitiva, il libro presentato, che già offre un importare risultato di un approfondito percorso di studio e ricerca applicata, pare però aprire ad un orizzonte ancora ampiamente da sviluppare.