Verso una nuova figura di dottore di ricerca, specializzato nel proprio ambito di studio, ma in grado di dialogare con altri settori disciplinari e di sapersi muovere nel complesso mondo della ricerca pura e applicata, sia in contesti universitari in quelli extra-accademici. È il modello prefigurato dalla prima edizione della Summer School in “Trasferable Skills for Research Careers”, destinata a dottorandi e dottori di ricerca e tenutasi a Milano nella settimana tra il 9 e il 13 luglio nella sede dell’Università Cattolica. Un’iniziativa che ha coinvolto docenti di diverse Scuole di dottorato e che è parte di un percorso più ampio, intrapreso nell’anno accademico in corso a beneficio dei dottorandi, composto da una serie di proposte formative trasversali alle diverse discipline.
Come hanno sottolineato i direttori, Albino Claudio Bosio, preside della facoltà di Psicologia e direttore della Scuola di dottorato in Psicologia, e Michele Faldi, direttore della direzione Didattica, formazione post-laurea e servizi agli studenti, l’idea di una Summer School concentrata sulle competenze trasversali è nata dalla consapevolezza dell’opportunità di realizzare percorsi di formazione per integrare le componenti tradizionali della ricerca e della formazione specialistica con conoscenze e competenze interdisciplinari e professionalizzanti.
La prima parte della settimana è stata dedicata allo sviluppo di skills “interni” al ricercatore e a competenze per la ricerca applicata, mettendo in evidenza modalità di funzionamento del processo di ricerca, con particolare enfasi sul ruolo della creatività. Successivamente, i moduli si sono concentrati sullo sviluppo di abilità relative al career management, dal personal branding (come presentare le proprie idee di ricerca), al fund raising (come finanziarle), alla proposta di strumenti operativi per la gestione dei progetti di ricerca. Accanto ai momenti di inquadramento teorico, è stato dedicato altrettanto spazio a forme di apprendimento interattivo, che hanno richiesto un coinvolgimento, guidato, dei partecipanti, e a situazioni esperienziali e di confronto su tematiche quali lo sviluppo di spin-off e le opportunità legate alle start-up.
In generale, come hanno sottolineato gli stessi partecipanti alla Summer School, il vero valore aggiunto è stato, oltre alla trattazione di tematiche inedite per i percorsi di dottorato ma assolutamente attuali e urgenti, la creazione di un network trasversale e la condivisione di un’esperienza di fertile contaminazione disciplinare.