Primo il Leonardo (per il terzo anno consecutivo, e l’anno scorso vincitore assoluto nella finale di Cesenatico), secondo Calini, terzo Copernico.
È un podio interamente bresciano quello della tredicesima edizione della “Disfida matematica”: la competizione a squadre annualmente organizzata con il contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Seminario Matematico di Brescia e il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Cattolica “Niccolò Tartaglia”, che si è disputata lo scorso 3 marzo presso la Palestra “Vittorio Mero” di Folzano (Bs).
7 i componenti di ciascun team, moltiplicati per 35 istituti superiori provenienti delle province di Brescia, Milano, Mantova, Lecco, Monza, Bergamo, Cremona, Lecco, Treviso, Pavia e Parma… per un totale di 250 studenti che si sono sfidati nella risoluzione di 24 complicatissimi quesiti matematici appositamente ideati da studiosi ed esperti di settore e scritti con testi ambientati fantasiosamente e in modo divertente.
Regole poche e semplici: due ore di tempo, una video-classifica aggiornata in tempo reale sulla base delle soluzioni man mano scovate dai ragazzi, e la possibilità di scegliere un quesito jolly in grado di raddoppiare il punteggio.
Allo scadere del tempo la classifica è apparsa dominata dalle tre squadre cittadine, con gli studenti del Leonardo in testa che svelano “il segreto” di questa loro terza vittoria consecutiva della Disfida: «Settimanalmente ci troviamo fuori dall’orario scolastico per allenarci e confrontarci utilizzando anche vecchi quesiti proposti nelle passate edizioni della gara. Lavorare in squadra è divertente ma anche stimolante poiché ci si completa gli uni gli altri unendo idee e competenze di ciascuno. L’asso nella manica? Gli insegnamenti dei nostri ex compagni di squadra – ormai diplomati e studenti all’Università – che tornano in classe per aiutarci negli allenamenti».
Oltre ai primi tre classificati, partiranno per le finali anche gli studenti di altri istituti bresciani: l’Antonietti di Iseo, il Golgi di Breno, Il Moretti di Gardone Valtrompia, il Capirola di Leno, il Don Milani di Montichiari, il Marzoli di Palazzolo; mentre per le altre provincie: il Belfiore di Mantova e il Mascheroni di Bergamo.