Quale sarà il futuro dell’Europa? Dopo gli esiti delle Elezioni europee, Cattolicanews ha chiesto un commento a caldo ad alcuni docenti dell’Ateneo


di Paolo Balduzzi *

L’esito delle elezioni europee non è stato molto sorprendente, nel senso che gran parte dei risultati, in Italia come negli altri Paesi, era stato previsto. Sorprende forse un po’ l’affermazione dei partiti ambientalisti (tranne che in Italia). I sovranisti si rinforzano ma restano in minoranza. Minoranza che sarà ancora più evidente se e quando il Regno Unito uscirà dall’Unione europea, così rinunciando ai propri seggi nel Parlamento (per un terzo di partiti sovranisti e, in misura maggiore, di partiti favorevoli alla Brexit), che verranno quindi redistribuiti agli altri partiti europei.

In Italia, non ci si aspettano necessariamente grandi ripercussioni sulla tenuta del governo: i partiti di maggioranza ottengono comunque oltre il 50% dei consensi. Probabile tuttavia che venga ridiscusso se non il contratto almeno l’ordine delle priorità. Rispetto agli altri Paesi, soprattutto per via del numero di seggi della Lega nel nuovo Parlamento europeo, l’Italia rischia di rimanere in posizione defilata se non addirittura isolata.

Sarà cruciale capire che e quali cariche otterrà il nostro Paese all’interno delle istituzioni. Infine, qualche problema potrebbe sorgere proprio per la Lega, che viene percepita al Sud come partito nazionale e assistenziale e al Nord ancora interpretata come partito territoriale: quanto a lungo durerà questa contraddizione, prima che qualcuno tenti la secessione (dal partito stesso)?

* docente di Scienza delle finanze - Dipartimento di Economia e Finanza