«La verità dovrebbe prendere il sopravvento sulle fake news, la comunicazione e il giornalismo dovrebbero schiacciare il falso, un puntino rosso che dovrebbe essere travolto dall’informazione corretta e professionale». Adriano Attus, creative director del Sole 24 Ore, ha illustrato con una sua immagine la locandina ufficiale del convegno che giovedì 19 settembre ha celebrato il ventennale del Dipartimento di Comunicazione e dello spettacolo e nelle sue parole c’è molto degli studi accademici su un settore in cui la Cattolica è da sempre in prima linea, fin dalla fine degli anni Cinquanta: «Il Dipartimento, che nasce come Istituto, è stato fondato e diretto da Gianfranco Bettetini a cui poi è succeduto prima il prof. Casetti poi la prof.ssa Cascetta – spiega l’attuale direttore Fausto Colombo - e riprende una tradizione di studi sulla comunicazione che è iniziata a Bergamo per poi spostarsi a Milano. Le sue attività coinvolgono direttamente l’Alta Scuola di Comunicazione in Media e Spettacolo (ALMED) – e diversi centri di ricerca come OssCom, che quest’anno festeggia i suoi 25 anni, il CeRTA e il CIT. Realtà che sono co-eredi di questa tradizione e non a caso festeggiano la questa giornata insieme al Dipartimento».
«Il Dipartimento – prosegue Colombo - è molto attivo dal punto di vista della ricerca accademica, infatti molti suoi membri si sono aggiudicati progetti di ricerca di interesse nazionale. Altro elemento centrale è l’internazionalizzazione. L’attività più recente, in tal senso, è la ricostruzione della storia dei media e della comunicazione in Italia che è uscito in tre volumi su Vita e Pensiero e di cui celebreremo giovedì l’uscita dell’edizione in inglese».
Un’attività di ricerca nel segno della multidisciplinarietà: «Lavoriamo sempre in un’ottica interdisciplinare, far lavorare insieme persone di diverse facoltà penso che possa essere un modello – spiega Colombo – l’incontro tra studiosi che parlano lingue un po’ diverse tra di loro sono sempre una grande spinta all’innovazione».