Analizzare la diffusione dei diversi servizi a valore aggiunto, offerti dalle aziende farmaceutiche, e di dispositivi medici e fornirne una categorizzazione, attraverso un confronto diretto con tutti gli attori coinvolti: questi gli obiettivi del nuovo Osservatorio sui Servizi a valore aggiunto, nuova articolazione dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica che il 27 marzo, al Polo Universitario “Giovanni XXIII”, ha presentato il suo primo Rapporto annuale.
I lavori sono stati aperti da Americo Cicchetti, Direttore dell’ALTEMS e Responsabile Scientifico dell’Osservatorio sui Servizi a Valore Aggiunto. Quindi, Gianfranco Gensini, Coordinatore Scientifico dell’Osservatorio sui Servizi a Valore Aggiunto, ha presentato il “Primo rapporto annuale sulla diffusione dei servizi a valore aggiunto”.
A seguire le relazioni ”Servizi a valore aggiunto: quali prospettive? L’esperienza delle aziende nei servizi a valore aggiunto (a cura di Astra Zeneca, Eli Lilly, Merck, Novartis, Takeda), “I servizi a valore aggiunto: la prospettiva regionale” (Monica Calamai, Direttore Generale Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Regione Toscana), “I servizi a valore aggiunto: la prospettiva aziendale” (Enrico Desideri, Presidente “Fondazione Sicurezza in Sanità”), “I servizi a valore aggiunto: la prospettiva dei pazienti” (Francesca Moccia, Vice Segretario generale, Cittadinanzattiva), “I servizi a valore aggiunto: la prospettiva del committente” (Monica Piovi, Direttore Generale ESTAR Toscana), “I servizi a valore aggiunto: un caso di successo” (Giacomino Vallar, Responsabile Area Reti e Convenzioni UniSalute), “I criteri della CTS per i servizi a valore aggiunto” (Patrizia Popoli, Presidente Commissione tecnico scientifica, AIFA)
“In questi ultimi anni - spiega Americo Cicchetti, Direttore dell’ALTEMS - la massimizzazione dell’efficacia di una tecnologia sanitaria, sia essa un farmaco o un dispositivo, richiede l’integrazione di servizi cosiddetti “beyond-the-pill”. Quest’ultimi sono definiti come “l’insieme complesso di servizi qualificati e distintivi, integrati nell’offerta della specialità medicinale, destinati a generare valore per pazienti, medici e tutti gli stakeholder coinvolti. L’obiettivo di tali servizi risiede nel supportare il miglioramento dell’outcome di salute, ottenendo una riduzione della spesa per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN)”. Il paziente deve essere sempre al centro delle strategie “beyond the pill” e i servizi a valore aggiunto rappresentano una risposta non solo al cambiamento dei bisogni assistenziali dei pazienti, ma anche un contributo alla sostenibilità del sistema”