«Non ho ancora maturato dentro di me l'idea di che cosa significhi dire addio all'Italia. Se provo a pensare al mio ritorno a casa, credo che mi mancherà davvero questo Paese. Ma ho fatto una promessa a me stessa: un giorno tornerò qui». A parlare è Eleth Nakazzi, neolaureata in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che farà parte dell'unità di scouting d'affari del Business Club Italia, presso l’Ambasciata italiana di Kampala. Ha firmato il contratto all'inizio di ottobre e ora, dopo aver concluso gli studi a dicembre, tornerà a casa per continuare il suo lavoro, facendo da ponte tra gli investitori italiani e l'Africa Orientale.
Questa opportunità, fondamentale per la carriera professionale della giovane laureata, è frutto di un progetto congiunto promosso dalla Fondazione Spe Salvi dell’Università Cattolica e dall’Alta Scuola Impresa e società (Altis). Le due realtà, entrambe operanti a vario titolo in Africa, già da qualche tempo hanno avviato un proficuo rapporto di collaborazione cui è stato dato il nome di African Portfolio. L’iniziativa intende coinvolgere gli studenti africani che sempre più numerosi frequentano i corsi della Cattolica, sollecitandoli a un confronto di idee e attività con la prospettiva di farli diventare un punto di collegamento, secondo modalità diverse, tra istituzioni e imprese italiane e istituzioni e imprese nel loro Paese. Del progetto ne è venuto a conoscenza l’Ambasciatore Stefano Dejak in occasione del lancio, a Kampala, dell’Italian Business Club (novembre 2012), a cui era presente Spe Salvi. L’ambasciatore che da tempo era alla ricerca di una figura che contribuisse “in loco” allo sviluppo del Business Club Italia ha subito chiesto a Spe Salvi di individuare il profilo ritenuto più idoneo per questo scopo. Andrea Perrone, presidente della Fondazione e docente della Cattolica, ha indicato Eleth Nakazzi come la persona adatta a ricoprire questo ruolo.
Eleth ha 26 anni e viene da Kampala, dove ha studiato Economia e Statistica. Ha lavorato un anno e mezzo alla Stanbic Bank, uno dei principali istituti di credito del suo Paese, prima di decidere di proseguire gli studi all'estero. Ha fatto quindi richiesta per un’Africa Scholarship, un programma dell'Università Cattolica del Sacro Cuore dedicato agli studenti africani e che offre borse di studio per corsi di laurea magistrale in lingua inglese.
«Questi due anni in Italia sono stati molto positivi sotto diversi aspetti, non solo a livello didattico. Certo, i professori erano molto bravi, ma questa esperienza mi ha dato anche modo di conoscere persone di tutto il mondo, con culture diverse, e di fare un'esperienza di vita all'estero», sottolinea Eleth.
Eleth ha accettato con entusiasmo di lavorare per il Business Club Italia forte della sua esperienza internazionale e della conoscenza del contesto ugandese e di quello italiano, oltre che della competenza maturata laureandosi in discipline economiche e statistiche. «Non so cosa farò in futuro, ma il mio obiettivo attuale è contribuire alla realizzazione di questo progetto». Eleth racconta la sua storia con energia: la determinazione non le toglie il sorriso.
Il team di scouting di cui farà parte dovrà favorire i rapporti tra imprenditori italiani e istituzioni dell'Africa Orientale. Lo scopo è avviare un nuova Camera di Commercio italiana dell'Africa Orientale, che coinvolga Burundi, Kenya, Ruanda, Uganda e Tanzania. Eleth è fiduciosa: «Se la Camera di Commercio opererà efficacemente, sarò orgogliosa di aver fatto parte del processo di sviluppo del mio Paese».