Per la prima volta un evento certificato “a impatto zero” nel contesto del Vinitaly e in quello del panorama universitario italiano. La decisione, unica in Italia per quanto riguarda appunto un'università e per la prima volta anche per Vinitaly, è stata assunta per scelta di coerenza con il contenuto del convegno che l’Alta Scuola per l’ambiente (Asa) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore promuove il 9 aprile alle ore 10 nella Sala Vivaldi di Veronafiere.
Brand dei territori, turismo e cantine sostenibili, è il tema dell’evento promosso in collaborazione con il Consorzio di Bacino Verona due del Quadrilatero, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Verona ed il contributo della cantina Villa Franciacorta e Serego Alighieri Valpolicella. Il convegno rappresenterà anche il Graduation Day con la consegna della pergamena per gli studenti che hanno frequentato i master in Sviluppo Umano e Ambiente e in Food Management and Green marketing e per il corso di alta formazione in Food and Green Education.
Un evento carbon neutral è soprattutto in linea con la mission stessa dell’Alta Scuola per l'Ambiente, filosofia condivisa anche dal Consorzio di Bacino Verona due del Quadrilatero con cui si stanno portando avanti dei progetti di ricerca nel settore della gestione e ottimizzazione dei rifiuti. Per calcolare quanto incide in convegno di Asa sull’Ambiente si parla di carbon footprint, una misura che esprime in CO2 il totale complessivo delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente alla conferenza.
Per il convegno la voce più “impattante” nel calcolo è stata la mobilità per raggiungere Verona, che nell’85% dei partecipanti avverrà per mezzo del treno, in quanto ragionare nell’ottica di andare a compensare le emissioni permette di valutare a priori l’impatto e quindi di attivarsi per ridurlo. In questo caso la voce più importante è quella della mobilità e si è suggerito ai partecipanti l’utilizzo del treno.
La carta scelta per i pass di accesso è una carta totalmente naturale riciclata e scritta con inchiostro atossico ad acqua. Ha una particolarità unica: al suo interno ci sono dei semi di fiori di campo, a fine giornata chiunque può piantarla in un angolo o vaso di terra da cui nasceranno dei fiori. Di solito i pass sono plastificati mentre in questo caso sono totalmente green in linea con la scelta di compensare a monte di immettere meno Co2 possibile per questo evento.
La Carbon Footprint complessiva stimata per la conferenza risulta pari a 2 tonnellate di emissioni di CO2nell’ambiente. La neutralizzazione delle emissioni è stata realizzata attraverso l’acquisto di crediti di emissione, in particolare di certificati VER, del progetto internazionale di riforestazione (standard Carbon Fix) “Kikonda Forest Reserve”, così come stabilito dalle normative di riferimento (PAS 2060).
Il progetto si trova descritto in dettaglio al sito http://www.carbonfix.info/KFR/ e ha valenza sia ambientale che sociale e viene scelto da molte aziende aderenti al programma nazionale di valutazione dell’impronta ambientale del ministero dell’Ambiente.
Il convegno rientra quindi nel Progetto Co2zero e la certificazione è stata rilasciata da Green Innovation sulla base di una attenta analisi condotta sui dati forniti inerenti la mobilità, l’utilizzo di risorse energetiche ed il materiale del convegno secondo la metodologia definita dalle norme e dagli standard internazionali (ISO 14064, PAS 2050, GHG PROTOCOL).