Un’occasione per entrare in contatto con enti, imprese, associazioni e cooperative che offrono esperienze di tirocinio e di lavoro, e per conoscere da vicino il corso di laurea magistrale in Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane. Si chiama Career Day 2.0 l’iniziativa che la facoltà di Scienze della formazione ha aperto a tutti gli studenti della Cattolica e in particolare ai laureandi di Sociologia, Scienze della formazione e Scienze dell’educazione.
La giornata dell’8 aprile si è aperta in aula magna “Tovini”, con il saluto di Pierluigi Malavasi, direttore del corso di laurea magistrale, che si è congratulato con i laureandi del terzo anno della facoltà di scienze della formazione giunti al termine del tirocinio curricolare e li ha esortati a proseguire gli studi. «La partita della formazione – ha affermato il pedagogista con una metafora - non si chiude al primo tempo con la laurea triennale, ma chiede di uscire dagli spogliatoi e giocare anche il secondo tempo, quello del corso di specialistica. Per vincere bisogna giocare la partita fino alla fine». Al termine del triennio si aprono molte possibilità, come iniziare a lavorare nel proprio settore, oppure continuare con una laurea magistrale: una scelta non esclude necessariamente l’altra. Sono moltissimi gli studenti che scelgono di combinare le due strade e percorrerle insieme.
Durante la prima parte dell’iniziativa, i laureandi hanno potuto visitare gli stand allestiti nell’ala ovest della sede di via Trieste e hanno potuto confrontarsi con diverse realtà: a ogni stand era presente anche uno studente della laurea magistrale in Progettazione pedagogica per rispondere alle domande dei colleghi più giovani e dare un piccolo assaggio di quello che succederà dopo il triennio. A consultare le varie associazioni e imprese non erano presenti solo studenti di Scienze della formazione, ma anche alcuni ragazzi provenienti da altre facoltà. Tra loro, anche uno studente della facoltà di Economia dell’Università statale di Brescia, che si prepara a seguire i progetti educativi all’interno delle scuole come esperto in economia, ma anche con una coscienza e conoscenza a livello pedagogico. Un percorso in cui possono convergere diverse esigenze e diverse aspettative, come conferma anche una attuale studentessa della magistrale, proveniente da studi economici, che vuole specializzarsi nel campo delle risorse umane e dare un valore aggiunto al suo curriculum. Questo indirizzo di laurea specialistica, infatti, si propone come altamente qualificante e prevede esperienze di stage e tirocinio per mettere subito in contatto gli studenti con le realtà nelle quali andranno a inserirsi e a lavorare.
Tantissimi gli stand dove reperire informazioni e magari anche per progettare l’estate, per esempio la cooperativa sociale “La Vela” che si occupa di servizi per minori, giovani e anziani, offre ai ragazzi, non necessariamente già laureati ma con esperienza nel campo del settore dell’animazione, la possibilità di essere animatori per bambini in campi estivi e ricreativi e, in questo modo, di avere un avvicinamento al mondo del lavoro. Tra i gli enti partecipanti, il Cfp Zanardelli, che ha ricordato agli studenti l’importanza di proseguire negli studi e ha sottolineato il valore di avere un titolo di laurea quinquennale; la società Step; Adecco; l’Opera Pavoniana; la Fondazione bresciana assistenza psicodisabili; l’associazione Bimbo chiama bimbo; la cooperativa sociale onlus Cauto, che si occupa di sostenibilità dell’ambiente; l’associazione Fabbricatempo; l’ente Solco e la cooperativa Nuvola nel Sacco.
I rappresentanti di Spacework, altro ente dedicato alla ricerca e formazione delle risorse umane, hanno spiegato ai ragazzi che se non ci sono posizioni aperte o possibilità di assunzione in molte realtà lavorative, vale la pena cercare stage e tirocini che sono opportunità formative e qualificanti di rilievo. La seconda parte della giornata è stata dedicata a una serie di percorsi e workshop proposti dalle società presenti, che si sono svolti a rotazione continua nelle aule Olgiati e Montini. A chiudere i lavori di Career Day 2.0 è stata la presentazione dedicata al Curriculum vitae europeo, perché è importante saper presentare le proprie esperienze e competenze a livello internazionale in modo da aprirsi anche ai network fuori dal nostro Paese.