“Er sogno mio” è il titolo del nuovo libro di poesie romanesche (edito da C.E.S.I) del prof. Paolo Zeppilli, medico dello sport dell’Università Cattolica-Policlinico “A. Gemelli” di Roma. La raccolta poetica è stata presentata, venerdì 10 dicembre, presso l’Aula Brasca del Gemelli.
“Er sogno mio e di molti poeti, romantici o satirici che siano – ha spiegato Zeppilli nella prefazione del libro -, è che i propri versi contribuiscano, almeno in parte, a rendere l’uomo migliore, “un po’ più bono”, più rispettoso dei valori morali fondanti di una società civile, degna di questo attributo: l’onestà, il rispetto per il prossimo, la solidarietà. Un sogno che le ultime vicende politiche e di cronaca giudiziaria del nostro Paese hanno reso sempre più fragile, tragicamente utopico. A voler prestare ascolto, anche distrattamente, ai quotidiani ed ai telegiornali, l’Italia appare sempre più un paese allo sbando, un carrozzone affollato da “politichi corotti”, “senatori miffaroli” e “ministri tristi”, ai quali regalano appartamenti di lusso senza che lo sappiano.
“Come ho scritto più volte in passato – ha ricordato Zeppilli nella prefazione - comporre poesie in romanesco, fare sport e lavorare sodo per lasciare ai miei figli “na casa, l’onestà e quarche certezza”, sono per me il viatico migliore per riempire la vita che mi resta senza intristire, sorridendo. Per il resto, quando sento il bisogno di riflettere sulle vicende quotidiane, meditare sulla caducità della natura umana, me ne vado al piccolo cimitero di Ostia Antica “a mette un moccolotto e quattro fiori sopra la tomba de li genitori”.