Un viaggio per scoprire le costituzioni del mondo, ma soprattutto per riflettere sull’attualità della nostra. E per capire cosa significhi oggi la cittadinanza. Un’iniziativa per la città voluta dal Centro studi per l’Educazione alla legalità, in collaborazione con la cattedra di Storia della pedagogia e dell’educazione e dall’Archivio per la storia dell’educazione in Italia della sede di Brescia. Nell’incontro di studio è stato approfondito, senza perdere di vista qualche apertura di carattere internazionale, in chiave storica e giuridica soprattutto il valore della nostra Carta costituzionale, come fondamento del patto di cittadinanza democratica e come presidio insostituibile per una convivenza civile rispettosa del principio di legalità.
«Si tratta di premesse necessarie allo sviluppo del discorso in chiave pedagogica - spiega Luciano Caimi, direttore del Centro studi sulla legalità - con l’intento di specificare due punti principali: primo, il ruolo dell’educazione in ordine alla maturazione nei giovani (e non solo) di una coscienza della cittadinanza coerente con i valori costituzionali; secondo, la realtà effettiva dell’insegnamento scolastico di “Cittadinanza e Costituzione”, introdotto dall’allora ministro Gelmini, che, se bene interpretato, può offrire un importante contributo alla formazione di cittadini responsabili e aperti alle esigenze del “bene comune”». In aula magna Tovini i professori Fulvio De Giorgi e Vincenzo Satta e la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Maria Rosa Raimondi si sono confrontati sulle origini della nostra costituzione, sul suo rapporto con la cittadinanza e sulle implicanze educative.
Oltre al convegno, nello Spazio Montini è allestita fino al 30 ottobre una mostra con le costituzioni degli Stati del mondo sia in vigore che quelle storiche. Il percorso dell’esposizione si snoda su due diversi livelli: un livello politico-geografico e un livello storico. Da una parte vengono presentate le costituzioni del mondo attualmente in vigore divise per aree geografica e/o culturale: Europa, Asia, Africa, America Settentrionale, America Centrale, America Meridionale, Oceania. Dall’altra, all’interno delle singole aree, trovano spazio isole specifiche che mettono in luce le trasformazioni e le lotte per la conquista della libertà che i popoli hanno affrontato nel corso della propria storia. Un ruolo di primo piano in questa seconda sezione è giocato dall’Italia raccontata in modo specifico in Nascita di una nazione, un’isola che illustra e documenta le costituzioni italiane e dell’Italia da quella della Repubblica di Bologna del 1796, a quella della Repubblica del 1948 passando per i più importanti snodi storici, lo Statuto Albertino e alla Costituzione della Repubblica Romana.
Accanto all’Italia trovano spazio altri paesi che nel corso della loro storia recente hanno vissuto un percorso costituzionale di cambiamenti; la mostra, infatti, mette in luce gli avvenimenti culturali, politici, sociali ed economici fondamentali del Ventesimo secolo: le Costituzioni degli Stati Socialisti e il caso Urss, a cui è dedicata una sezione fondamentale, un’area che raccoglie le costituzioni del Patto di Varsavia e dei paesi ad influenza socialista prima del 1989; la democrazia nel Sud America: il caso Cile; la decolonizzazione costituzionale africana: il caso Sudafrica, fino al dibattito contemporaneo, con le costituzioni della Primavera Araba.
I visitatori potranno visionare e sfogliare i testi esposti nelle lingue ufficiali, con la relativa traduzione, accompagnati nel proprio viaggio da cartine geografiche e storiche che illustrano visivamente le diverse sezioni della mostra e da pannelli esplicativi che documentano la ricerca effettuata, lasciandosi così guidare in questo affascinante percorso geografico-storico-giuridico. La mostra, coordinata dal professor Gaetano Oliva, è organizzata dal Centro studi per l’Educazione alla legalità e dall’Archivio per la Storia dell’educazione in Italia. Il viaggio alla scoperta delle costituzioni si concluderà con uno spettacolo teatrale martedì 30 ottobre alle ore 20 nella Sala Polifunzionale proposto da un gruppo di educatori alla teatralità.