Modelli matematici, capaci di prevedere la distribuzione degli inquinanti nell’ambiente, calcolarne l’esposizione della popolazione umana e la loro successiva distribuzione all’interno dei diversi organi del corpo umano. Per poi stimare la probabilità di manifestazione delle malattie. Lo sviluppo di questa tecnica è valso a Taku Tanaka, dottorando dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e alla sua collega Celine Brouchot, ricercatrice dell’istituto nazionale francese di valutazione del rischio Ineris, il premio conferito dalla federazione europea delle società nazionali di tossicologia Eurotox.
I due ricercatori hanno sviluppato nel loro progetto tecniche matematiche per la previsione degli effetti degli inquinanti ambientali e alimentari sulla salute dei cittadini. Centinaia di equazioni matematiche, tutte raccolte in un software dal nome Ecolego®. Una ricerca multidisciplinare durata 3 anni e realizzata all’interno di un progetto europeo dal nome 2Fun finanziato nel sesto programma quadro europeo per la ricerca. «Per la prima volta gli aspetti ambientali dell’inquinamento sono visti in modo integrato all’aspetto medico, in maniera da poter prevedere e valutare i rischi delle esposizioni multiple derivanti dall’aria, dall’acqua e dal cibo” - spiega Ettore Capri docente di chimica agraria dell’Università Cattolica e tutor del dottorando -. Queste tecniche sono necessarie a chi amministra il territorio e decide sullo sviluppo urbano e sulle autorizzazioni produttive industriali e agro-industriali. Attraverso l’uso delle banche dati internazionali è infatti possibile effettuare simulazioni pluriennali e comprendere se e come nuove malattie possano insorgere in scenari futuri. Un nuovo ed efficace strumento per gli amministratori, che potranno prevedere come le scelte assunte contribuiranno o meno all’insorgere di problemi sanitari, grazie a una valutazione dei rischi trasparente e tracciabile».
Ma siamo certi che questi metodi siano accessibili a tutti e non troppo complicati? «Certo, sono fruibili a tutti coloro che, dotati di minime competenze professionali, abbiano seguito un corso di formazione - afferma Taku Tanaka -. L’utilizzo del software è semplice sebbene le basi matematiche siano complesse. Il sistema è flessibile e permette la creazione di scenari comunali, provinciali, regionali. L’utente ha la possibilità di usare dati propri o di utilizzare basi di dati del sistema». A breve inizieranno i primi corsi di formazione a Milano, per poi seguire in altre sedi europee, organizzate e dirette dal gruppo di ricerca della sede piacentina insieme ad altre istituzioni europee riunite in rete a questo scopo. La sede piacentina resterà coinvolta ed è già stato stilato un accordo con la francese Edf, leader della produzione elettrica mondiale, per approfondire le applicazioni e gli sviluppi.
È allo studio la possibilità di utilizzare lo spin off accademico piacentino Aeiforia per il trasferimento della conoscenza e l’esecuzione di servizi. Taku Tanaka conseguirà il titolo di dottore di ricerca a dicembre e continuerà a lavorare sull’argomento ma non più in Italia. I francesi hanno pensato bene di assumerlo come ricercatore prima della fine dei suoi studi. Un’altra occasione mancata?