I cittadini della provincia metropolitana di Roma sono i più fortunati per quanto riguarda la disponibilità di verde urbano, un indicatore importante per la salute dell’ambiente e della popolazione. Misurata in metri quadri per abitante (rapporto tra la superficie del comune adibita al verde urbano e la popolazione residente), la disponibilità di verde per l’area di Roma è (dato 2008) di 131,7 mq per abitante (ma si registra una riduzione dell’8,0% dal 2003), contro un valore medio nazionale di 93,6. Le aree verdi contribuiscono in vari modi a regolare il microclima cittadino: mitigano i picchi di temperatura, filtrano e purificano l’aria dalle polveri e dagli inquinanti ed attenuano i rumori e le vibrazioni, con un’azione positiva anche sull’inquinamento acustico. Infine, la presenza di verde soddisfa le esigenze ricreative e sociali della popolazione, e quindi è lo spazio ideale per svolgere attività fisica e contrastare il sovrappeso, contribuendo quindi a migliorare la qualità della vita nelle città.

IDENTIKIT DELLA PROVINCIA

L’area metropolitana di Roma presenta una quota di anziani non indifferente: nella classe di età 65-74 anni i maschi, 174.575 nel 2003, sono divenuti 192.118 nel 2007 (+10,05%) andando a costituire il 9,96% dei maschi residenti nella provincia metropolitana contro una media nazionale del 9,91%. Le femmine, invece, 217.490 nel 2003, sono passate a 237.925 nel 2007 (+9,40%) e ammontano all’11,28% delle femmine residenti in provincia contro una media nazionale del 10,94%. Roma è la provincia in cui si è registrato il maggior incremento nella classe di 65-74 anni per le donne.

Per la classe degli over-75enni, invece, i maschi erano 107.661 nel 2003, sono diventati 132.963 nel 2007, (+23,50%) e sono il 6,90% della popolazione maschile residente (contro una media nazionale del 7,29%). Le femmine sono passate da 188.057 a 223.968 tra 2003 e 2007 (+19,10%) e corrispondono al 10,62% delle femmine residenti, contro una media nazionale dell’11,68%. In questa classe di età la provincia metropolitana di Roma ha subito l’incremento più alto per entrambi i generi.

L’indice di vecchiaia - un indicatore sintetico del grado di invecchiamento della popolazione che si ottiene dividendo la popolazione anziana (65 anni ed oltre) per quella dei giovani (generalmente fino a 15 anni) - nell’area metropolitana di Roma è di 111,42% per gli uomini; 167,72% per le donne (dato 2007) contro un valore medio nazionale del 115,61% e del 170,43% rispettivamente.

Per quanto riguarda i comportamenti riproduttivi si riscontra nella provincia metropolitana di Roma l’età media della donna al parto più alta, 32,3 anni a pari merito con Genova e Trieste, contro un valore medio nazionale di 31,1 anni (dato 2005). Il tasso di fecondità totale della provincia è di 1,286 figli per donna contro un tasso medio italiano di 1,311.

Per quanto riguarda il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) la provincia metropolitana di Roma presenta, nel 2004, un tasso piuttosto elevato (12,45 per 1.000 contro una media nazionale di 9,67 per 1.000).

Per quanto riguarda il tasso di abortività spontanea nel 2004 è Roma la provincia in cui si registra il valore maggiore (170,19 per 1.000 nati vivi) contro una media nazionale di 124,76.

La speranza di vita alla nascita nella provincia metropolitana è di 77,74 anni per i maschi (dati 2005) e 83,04 anni per le femmine, contro valori medi italiani di 78,09 e 83,66 anni rispettivamente.

Il tasso standardizzato di mortalità oltre l'anno di vita è di 125,68 per 10.000 tra i aschi e 81,36 per le femmine, contro valori medi nazionali di 116,99 e 72,36 per 10.000 rispettivamente (2004).

L’area metropolitana di Roma presenta per la mortalità infantile e neonatale i seguenti valori:, 39,61 e 30,38 per 10.000 nati vivi rispettivamente, contro un tasso medio nazionale di 37,01 e 27,06 per 10.000 nati vivi.

Il tasso standardizzato di mortalità per tumori è di 41,00 per 10.000, tra i maschi contro un valore medio nazionale di 40,32.

Il tasso standardizzato per le femmine è di 22,38 per 10.000 contro un valore medio nazionale di 20,78 (dato 2001); ma quella di Roma è l’unica area in cui questo dato ha registrato un aumento dal 1997 (+1,04%). In particolare per i tumori maligni di trachea, bronchi e polmoni nel 2001 l’area metropolitana di Roma presenta il valore più elevato per le donne (2,91 per 10.000).

Alto il tasso standardizzato di mortalità per malattie del sistema circolatorio: è 50,40 tra i maschi contro un valore medio nazionale di 49,62 (sceso di 10,83% dal 1997); ed è di 35,69 per le femmine contro un valore medio nazionale di 34,85.

La città metropolitana di Roma presenta inoltre la maggiore mortalità per traumatismi e avvelenamenti per le donne (4,07 per 10.000 contro una media nazionale di 2,97).

Nella città metropolitana di Roma le vittime della strada sono non poche (dati 2001): si riscontra infatti per gli uomini una mortalità pari a 1,92 per 10.000 contro una media nazionale di 2,07. Si riscontra invece tra le donne un valore di 0,51 casi per 10.000  contro una media nazionale di 0,53 per 10.000.

LA SALUTE DELL’AMBIENTE

Complessivamente l’ambiente gode di buona salute nella provincia metropolitana di Roma. Nel 2008 il 97,0% della popolazione usufruisce dei trattamenti di depurazione delle acque reflue, contro una madia nazionale dell’87,7% calcolata come media dei 111 comuni capoluogo di provincia. Le acque reflue contengono una elevata quantità di composti chimici di origine sintetica (impiegati prevalentemente nel settore industriale), composti che devono essere smaltiti in maniera adeguata per non danneggiare l’ambiente e mettere a rischio la salute della popolazione (in quanto il mare, i fiumi ed i laghi non possono ricevere una quantità di sostanze inquinanti superiore alle proprie capacità auto-depurative altrimenti la qualità delle acque e i normali equilibri dell'eco-sistema saranno irrimediabilmente compromessi).

Quanto al monitoraggio della qualità dell’aria la provincia metropolitana di Roma presenta la più bassa densità di centraline nel 2008, appena 0,44 per 100.000 abitanti contro un valore medio nazionale di 2,33.

Per quanto riguarda l’inquinamento da polveri fini, sono migliorabili per l’area metropolitana di Roma i dati relativi al particolato Pm10 (l’insieme delle particelle di diametro inferiore a 10 micron - cioè inferiori a un centesimo di millimetro - è una polvere inalabile, ovvero in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore, naso e laringe).

Infatti, analizzando i dati relativi al numero massimo di giorni di superamento del limite previsto per il Pm10 (la normativa prevede che il valore limite giornaliero pari a 50 μg/mc non venga superato più di 35 giorni l’anno), si vede che la provincia metropolitana presenta un valore di 81 giorni di superamento del limite giornaliero, superiore sia al limite consentito di 35 giorni, sia alla media nazionale, che è di 61 giorni.

L’area metropolitana di Roma è quarta in classifica per l’indice di attenzione all’eco-compatibilità, con 5,88 punti (anno 2008). Questo indicatore offre una stima del grado di attenzione alle compatibilità ambientali da parte della provincia e che si calcola tenendo conto di diversi fattori (acqua, aria, energia, rifiuti, rumore, trasporti e verde urbano).

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti la provincia metropolitana di Roma registra una quantità procapite di rifiuti urbani raccolti di 647,0 kg per abitante nel 2008 (-1,1% dal 2003), contro una media nazionale di 615,8.

Si noti però che l’area di Roma presenta nel 2008 un valore basso per la raccolta differenziata di rifiuti organici, del rifiuto verde e del legno (17,7 Kg/ab), contro una media nazionale di 52,0 (calcolata sul complesso dei 111 comuni capoluogo di provincia).

Sempre pensando alla salute dell’ambiente si noti, inoltre, che Roma presenta un tasso alto di motorizzazione degli autoveicoli, uno degli indicatori principali per la “mobilità sostenibile” perché è indicativo del numero di automobili e di veicoli circolanti per ogni 1.000 abitanti. Il tasso registrato nel 2008 per Roma è il più elevato a livello territoriale e pari a 706,7 per 1.000 contro un tasso medio nazionale di 616,7.

L’area di Roma ha anche un tasso abbastanza alto di motorizzazione dei motocicli (il numero di motocicli circolanti), pari a 143,7 per 1.000 contro un tasso medio nazionale di 124,7. Lo scopo di questi due indicatori è fornire una sintesi quantitativa del rapporto tra il sistema della mobilità individuale ed il sistema residenziale ed infrastrutturale: elevati valori dei tassi di motorizzazione sono sintomo di una non sostenibilità dello sviluppo.

OFFERTA SANITARIA DELLA PROVINCIA

Per quanto riguarda i servizi sanitari offerti dalla provincia metropolitana, l’area di Roma presenta tassi standardizzati di dimissione ospedaliera in regime di ricovero ordinario pari per gli uomini a 1.484,52 per 10.000, per le donne a 1.467,34 per 10.000 contro valori medi nazionali rispettivamente di 1.395,98 e 1.348,26). Per i tassi di dimissione ospedaliera in regime di day hospital, la provincia metropolitana di Roma presenta i seguenti valori: per gli uomini 975,17 per 10.000, per le donne 1.000,97 per 10.000, contro valori medi nazionali di 634,90 e 686,18 rispettivamente.

Nel 2005 l’area di Roma presenta il tasso di posti letto ospedalieri ordinari più elevato, pari a 53,79 per 10.000, contro una media nazionale di 38,78. L’area di Roma è tra quelle che superano lo standard stabilito dall’Intesa Stato-Regioni per quanto riguarda i posti letto. Infine, per il 2005, è possibile osservare nell’area di Roma la presenza più elevata del privato accreditato, complessivamente 16,60 posti letto per 10.000 abitanti contro una media nazionale di 7,98 per 10.000.

Quanto alla suddivisione dei posti letto si ha un tasso di posti letto ospedalieri ordinari per acuti di 41,68 (per 10.000) e di 12,11 per lungodegenza e riabilitazione (il tasso maggiore per questa voce rispetto alle altre aree metropolitane), contro una media nazionale di 33,44 e 5,34 per 10.000 rispettivamente.

Relativamente al tasso di posti letto in geriatria Roma presenta un valore di 2,03 per 10.000 abitanti di età superiore a 65 anni contro il dato medio nazionale di 3,84 per 10.000).

Il tasso di posti letto in ostetricia-ginecologia è di 9,55 per 10.000, contro il dato medio nazionale di 10,06 per 10.000.

Nella provincia di Roma si riscontra un tasso di posti letto in pediatria di 15,50 per 10.000, contro il dato medio nazionale di 13,70 per 10.000.

Nell’area di Roma si registra il tasso più alto di personale medico e odontoiatrico pari a 32,27 per 10.000 abitanti contro una media nazionale di 20,81.

E a Roma si registra un tasso di personale infermieristico di 64,36 (per 10.000) contro un valore medio nazionale di 45,25 (dato 2005). Questo valore è aumentato dal 2001 al 2005 (+9,75%); in Italia si è verificata una riduzione media del 2,54% dal 2001.

Per quanto riguarda l’offerta di dispositivi diagnostici, si registrano per l’area metropolitana di Roma i seguenti valori (anno 2005): per la TAC 30,37 per milione di abitanti (+29,34% dal 2001), per la TRM 16,49 per milione di abitanti (+48,96% dal 2001) contro un valore medio nazionale di 21,00 e di 10,41 rispettivamente.

CONCLUSIONI

L’analisi degli indicatori dell’area metropolitana di Roma è fortemente influenzata dal cambiamento demografico intercorso fra il 2003 e il 2007, meno evidente per la fascia d’età 65-74 anni e più marcato per gli ultrasettantacinquenni. L’invecchiamento della popolazione si accompagna ad un incremento della popolazione straniera fra il 2003 e il 2006 di quasi 86mila individui, che rappresentano circa l’8% dell’incremento in tale popolazione su base nazionale.

I tassi standardizzati di mortalità nell’area romana sono più elevati rispetto ai valori  medi nazionali, sia per i maschi che per le femmine, e stesso andamento si osserva per i tassi di mortalità infantile e di mortalità neonatale. Relativamente alla mortalità per causa, negli anni 1997-2001 si osserva una riduzione della mortalità per tumore nei maschi, in linea con quella riscontrata su base nazionale, e un incremento di tale indicatore per le femmine, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale. Tale incremento è prevalentemente attribuibile ai tumori di Trachea, bronchi e polmone, confermando la necessità di incentivare in quest’area la cessazione dell’abitudine tabagica nelle donne e dall’altro incrementare le attività di promozione alla salute orientate a non far cominciare l’abitudine fra i giovani.

Più confortante è la situazione della mortalità per diabete mellito, per malattie cardiovascolari e respiratorie, e per traumatismi e avvelenamenti, infatti, anche se per questi tre ultimi indicatori i decrementi sono meno marcati rispetto al resto d’Italia. Mentre relativamente alla mortalità per disturbi psichici, si osserva un comportamento ambivalente, a discapito delle donne (incremento nel periodo 1997-2001 del 15%).

Relativamente agli indicatori ambientali, la  percentuale di popolazione residente nell’area metropolitana romana servita da impianti di depurazione delle acque reflue urbane è pari al 97%, ben al di sopra della media nazionale; mentre è sostanzialmente stabile, fra il 2003 e il 2008,  il numero di centraline fisse di monitoraggio della qualità dell'aria. Pur essendo il numero massimo di giorni di superamento del valore limite delle concentrazioni medie giornaliere delle polveri fini diminuito nel periodo 2003-2008, la diminuzione nell’area romana è molto meno marcata rispetto alla media italiana, dimostrando la persistente necessità di  creare parchi e/o spazi verdi dotati di piante ad assorbimento di inquinanti e per il controllo dell’emissione e della depurazione del particolato. Parallelamente, è interessante notare che nell’area metropolitana romana il tasso di motorizzazione degli autoveicoli (per 1.000 abitanti) è il più elevato del Paese, cui si associa un decremento della disponibilità di verde urbano.

Elemento positivo, infine è quello relativo all’aumento, nel periodo 2003-2008, della raccolta differenziata pro capite (kg/ab) di rifiuti organici, rifiuto verde e del legno, in percentuale circa doppia rispetto alla media nazionale.