Proclamare la fede con coraggio, sull’esempio del cardinale Newman: questo il messaggio che Papa Benedetto XVI ha voluto trasmettere ai fedeli durante il viaggio apostolico nel Regno Unito conclusosi pochi giorni fa. Una visita di Stato storica e fitta di appuntamenti, quella che il Santo Padre ha effettuato nella patria del Beato Cardinale inglese. Numerosi gli incontri con le massime autorità istituzionali e politiche del Paese, seguitissime le funzioni e le veglie celebrate davanti a decine di migliaia di pellegrini, fino al culmine rappresentato dalla solenne messa di beatificazione del Venerabile Cardinale John Henry Newman, nella mattina di domenica 19 settembre a Birmingham. S. Messa alla quale ha partecipato anche una delegazione di studenti dei Collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, accompagnata da alcuni docenti e dottorandi di ricerca dell’Ateneo.
Gli studenti, partiti da Milano alla volta del Regno Unito, hanno avuto modo di presenziare alla celebrazione tenutasi nel Cofton Park di Rednal, nelle immediate vicinanze della città di Birmingham. Luogo assai significativo poiché, oltre ad essere limitrofo all’Oratorio di San Filippo Neri in cui riposa la salma del Beato, si trova proprio a ridosso delle colline di Lickey Hills, località in cui da giovane amava trascorrere i suoi momenti di riposo assieme a conoscenti e amici.
Dapprima pastore anglicano, Henry Newman si convertì in seguito al cattolicesimo fino a giungere, all’età di 46 anni, a ricevere l’ordinazione sacerdotale. Alla base dell’importanza della sua figura sta il fatto che egli ha da sempre rappresentato un punto di riferimento non solo per la compagine cattolica inglese ma anche all’interno degli ambienti anglicani, poiché fu in grado, come ricordato dal Santo Padre nell’omelia di beatificazione, «di applicare il suo sottile intelletto e la prolifica penna a molti dei più urgenti "problemi del giorno"».
Per la sua efficace sintesi tra fede e ragione e per l’approccio educativo a lungo raggio che ha saputo promuovere con la sua attività di docenza, ha fornito un contributo imprescindibile per l’Inghilterra vittoriana e un lascito illuminante per i Padri del Concilio Vaticano II. Il viaggio degli studenti dei Collegi nelle terre del Cardinale Newman si è quindi configurato come il naturale completamento di quel percorso di ricerca e approfondimento sulla figura del Beato culminato nel marzo 2009 nel convengo organizzato in ateneo su “John Henry Newman oggi: logos e dialogo” e ribadendo quel forte legame esistente tra l’Università Cattolica e il Beato.
Newman dedicò larga parte del suo impegno proprio all’istruzione universitaria, tanto da essere nominato rettore dai vescovi cattolici inglesi della neonata Università Cattolica di Dublino. Nei suoi scritti in più d’una occasione definisce l’università come «una luce del mondo, un ministero della fede, un’Alma Mater della generazione nascente», il luogo dove viene insegnata la conoscenza universale. Approfondendo questo aspetto, la visita da parte della delegazione milanese si è arricchita ripercorrendo alcuni dei luoghi maggiormente legati alla vita di Newman, con un momento particolarmente significativo nella visita della città di Oxford, la cui università contribuì alla formazione umana, oltre che culturale, del futuro cardinale. Occasione unica e preziosa per gli studenti, che hanno così potuto, nel contempo, rivivere le tappe della formazione di Newman e confrontarsi con la realtà dei Collegi del prestigioso ateneo.